Alessandro Malaspina al fratello Azzo Giacinto   [1]

[Acapulco, fine marzo o aprile 1791] [2]

      

        Li venti costanti del sud che regnano in codesta parte di mare ci diedero agio a travagliare sulla costa tra Lima e Guayaquil colla maggior esattezza e brevità. Preferimmo, per le operazioni trigonometriche dedotte dal mare, la base del Luc [3]   a quelle che avevamo sulla costa patagonica inferite dall'altura reciproca degli alberi maestri delle due corvette, e, quantunque dovessimo sacrificar quasi tutte l'ore delle notti, sì lunghe nelle imediazioni dell'equinoziale, potemmo dopo 15 giorni entrar nel fiume Guayaquil, e quivi intraprender di nuovo la serie delle nostre operazioni. Ci venne fatto di osservare un'eclisse della luna e dedurre la longitudine da molte altre operazioni ed esami sopra la luna. Oltre di che, ottenendo per ben due giorni oltre modo chiari la vista del maestoso Chimborazo potemmo per le differenze di latitudine riunire ai nostri travagli quei della meridiana di Quito, rissultandoci molto più approssimate alle nostre le longitudini degli uffiziali spagnuoli, che quelle degli astronomi francesci, ed al contrario, molto piu esatta la misura di questi che quella degli altri [4] , essendo la nostra, che prendemmo in un'eccellente quarto di circolo, 3217 1/2 [sic].

       Pineda visitò nel tempo stesso così questo monte [5] , come tutti i suoi contorni, e la storia naturale può fare perciò di ben rapidi progressi, occupandoci tutti noi, non solo della varietà dei prodotti del terreno, particolarmente in quanto ai legni per la costruzione, e che quivi crescono con eccessiva dovizia, come anche delle vipere, pesci, ed uccelli aquatici, che in quei contorni e nelle deliziose spiagge del fiume abitano in sorprendente numero e varietà.

       Terminate finalmente anche le nostre operazioni idrografiche, ci venne fatto, già nel fine d'ottobre e prima metà di novembre, dirigerci lungo alla costa  e, colla medesima felicità che fin qui ci aveva accompagnati fino al Panamá: ed in questo porto, che gli è quasi diretto, vedemmo cambiar la secca favorevole alle nostre operazioni in pochi giorni e cominciar la piovosa in Guayaquil. E' veramente singolare in queste coste, ove piove quasi tutto l'anno, la differenza delle due stagioni piovosa e secca; ed essendo il vero termine di quelle coste la Gorgona [6] ed il Golfo di San Bonaventura, la differenza è generale dalla bassa California fino alla Gorgona fra maggio e novembre, ed al contrario, dalla Gorgona a Paita, è quest'altra sicura negli altri sei mesi, correndo poi il sud dal Capo d'Horn fino a Paita in quasi tutto l'anno, ed il nord dal monte di San Elia fino alla bassa California.

       Panamá può veramente dirsi un paese non indifferente della Monarchia. Tutti vivono colla paga del Re. Sperano per anche rivedere l'antico commercio dei galeoni del Perú, e vi sono sconosciuti fino i nomi dell'industria, e del travaglio. Le ostilità che devono sostenere dagli indo-durieni [7] sono un nuovo incomodo per questo paese, che poi dalla parte di Pexagua è anche infestato dai Mesquiti ed altre tribù non assoggettate. Nel tempo della nostra dimora in questo porto, che non fu minor d'un mese, i nostri travagli astronomici furono oltre modo felici.

       Avemmo le longitudini per i satelliti di Giove, varie occultazioni delle stelle per la luna, o comparazione di questa nel quarto di circolo. Tutto combinava nell'assicurarci le nostre osservazioni anteriori riunite cogli eccellenti orologi marini, fra i quali il numero 10 del sig. Berthoud, ebbe sempre di gran lunga la preferenza sopra quelli d'Arnold. Avemmo poi anche in questa occasione il piacere di riunire a questo punto le operazioni nostre di Guayaquil, quelle della meridiana di Quito, l'ecclise della luna osservata in manto dal sig. Bouguer e, poiché eravamo così vicini all'Atlantico, riferimmo a Chagres [8] con un'orologio marino varie altre osservazioni del sig. Fevillè [9] in Portobello, che si approssimarono oltre modo alle nostre. Con questa precauzione otteniamo già l'armonia del travaglio all'una e all'altra parte dell'America, e le nostre carte dell'Atlantico otterranno un punto essenziale per base delle longitudini.

       La storia naturale fece qui pur'anche de' maravigliosi progressi. Ad uno ad uno furono i nostri botanici maltrattati dagli efluvj del manganillo ed il sig. Haenke soffrì per due giorni dolori acerbissimi agli occhi [10] . Par incredibile l'effetto straordinario degli efluvj di quest'albero, che nelle coste di Guatemala non avea la stessa malignità, potendovi stare all'ombra sua tutto il tempo che volessimo; e pare pur'anche incredibile la resistenza dei nostri naturalisti, che indistintamente alla pioggia ed al sole passavano quasi tutte le ore del giorno. Abbandonato finalmente il Golfo di Panamá alla metà di dicembre, credevamo di poter raggiungere Acapulco e San Blas verso i primi di febbrajo, per poter fabbricar una buona lancia per l'«Atrevida»; la «Descubierta» l'avea già costruita in Guayaquil con tutte le buone disposizioni per poter navigar sola due o tre mesi in qualsisia mare, molto più in canali, e fiumi, dove naturalmente ci troveremmo.

       Raggiunteci le calme, essendoci contrarie le correnti, e dilatandosi il viaggio sopra la Costarica, che avevamo alla vista, si seguitava descrivendo ed assoggettando tutto a buone osservazioni. Ci parve allora meglio dividerci le due corvette, e passarne una immediatamente ad Acapulco, e San Blas, mentre l'altra continuasse il travaglio idrografico delle coste di Guatemala; così fatto, la «Descubierta» potè entrare in Realejo verso il 19 gennaro e ripartirne il 30. L'«Atrevida», visitata l'Isola di Cocos [11] , entrò in Acapulco e poi raggiunse San Blas verso il fine di marzo.

       All'uscir del Realejo la «Descubierta» fu nuovamente vittima delle calme e delle correnti; fu d'uopo abbandonar la costa e lasciar questa parte imperfetta, ed anche con questo sacrifizio mille volte credemmo perduta la stagione, ed in fine ci trovammo ad Acapulco adì 25 marzo.

       Era il nostro primo piano di dirigerci in dirittura da questa costa verso la metà di marzo ai 60 gradi per ricercare il passo di Ferrer Maldonado all'Atlantico, impiegarvi un pajo di mesi, quantunque il credessimo apocrifo [12] , per poi rimontarci al nord, onde esaminar in quest'anno il termine del ghiaccio costante; però, ritardati da due mesi incirca, poiché la riunione coll'altra corvetta ed i nostri travagli necessarj dovevano naturalmente occuparci fino agli ultimi d'aprile, inclinavamo piuttosto ad una scorsa all'Isole di Sandwich e poi alla descrizione delle coste nostre dalle vicinanze di Nutka fino a San Blas; ma a questo tempo ci raggiunsero ordini del Re per verificare la esplorazione del passo indicato, posciaché in Parigi il sig. Buache aveva scritto e presentato ultimamente all'Accademia delle Scienze una memoria sulla realità di questo passaggio [13] .

       Al tempo stesso in Acapulco ci raggiunsero gli uffiziali Espinosa e Cevallos con un pendolo costante comparato a quello su cui ultimamente si sono fatte in Francia numero 45 [misurazioni] di latitudine e sulla spiaggia del mare l'esperienze relative all'uniformità dei pesi e misure in tutto civilizzate. Ne abbiamo già cominciate qui l'esperienze, e le continueremo costantemente nei differenti parallelli dell'uno e l'altro emisfero che ci resteranno per anche a visitare [14] .

       Terminando qui per ora le nostre operazioni nei paesi civilizzati, ove ci era permesso di scorrere ed invernarci a 30 leghe e 40, e dall'altra parte non dovendo già correre il rischio di non conchiudersi quantoprima l'opera delle carte che ci era affidata, e che nelle coste di Guatemala e Costarica non avevamo, per le calme e venti contrarj, potuto travagliare coll'esattezza corrispondente, mi parve il più opportuno lasciare al Messico i signori Pineda e Neè con un pittor naturalista, acciò proseguissero la botanica, litologia, e mineralogia colla comparazione così curiosa ed utile dell'America meridionale con quella, e gli uffiziali di Marina Galiano, Pineda, ed Olavide furono allo stesso tempo incaricati di continuare i travagli geografici in questo regno, estendendo per Vera Croce le nostre longitudini nuovamente all'Atlantico, e disponendosi a terminare le nostre carte da questa parte, se mai un'accidente felice o sventurato non ci permettesse di tornare nuovamente a questo porto nel prossimo ottobre. M'importava tantoppiù questa separazione necessaria, quantochè Galiano avrebbe così agio di mettere in sesto un numero non indifferente di problemi sommamente utili alla navigazione astronomica, che il suo bel talento e continua applicazione gli aveano suggeriti nei due anni scorsi.

       Si può imaginar quanto in questo modo ci debba esser grata la vista della conclusione d'uno de' principali oggetti che ci erano proposti per la geografia e la navigazione, particolarmente nazionale; ne riceveremo certamente un'utilità considerevole, quantunque non ci venga fatto d'indovinare per anche quando possa essere il nostro ritorno in Europa.

       Regna fra noi altri tutti tal'unione ed amicizia, che né gli anni ci sono nojosi, né dobbiam credere che ci accadano quelle disgrazie, che pur troppo fra li naviganti che ci precedettero, furono prodotte dal soverchio rischio intempestivo, e quindi ebbero un frutto minore di quello che sperava l'Europa.

       Bello sarebbe che aveste nostre lettere dalla Baja d'Hudson [15] , ma credo un sogno questo pensiere. Attendo qui le vostre risposte in ottobre, promettendovi ricompensarle con più lunga narrazione di quello [che] accadrà nella prossima esplorazione. Bustamante, Valdés, Galiano, Viana, Espinosa, Pineda vi salutano.

 


[1] Originale oggi disperso; copia in APSF; Picanyol, pp. 55-58; Manfredi 1999, pp. 252-258. [Criteri di edizione]

[2] Per un lapsus, forse del copista, sulla carta compare la data Lima, 20. settembre 1790, e tale svista non è stata colta dal Picanyol.

[3] Di questo scienziato, Malaspina si era procurato il trattato Recherches sur la modification de l'atmosphère; v. M. D. Higueras Rodríguez, Catálogo crítico, cit., vol. III, p. 109.

[4] Malaspina si riferisce evidentemente alle misurazioni di Jorge Juan ed Antonio de Ulloa, che parteciparono alla spedizione astronomica dei francesi La Condamine, Godin e Bouguer; v. Ch. M. De la Condamine, Journal de voyage fait pour ordre du roi, a l'équateur, servant d'introduction historique a la mesure des trois premiers degres du méridiens. Par ..., Paris, 1751.

[5] Intende il vulcano Chimborazo, alto 6310 metri.

[6] Isola del Pacifico, appartenente all'attuale Colombia.

[7] Intende gli indigeni del Darien, che non erano stati assoggettati.

[8] Porto situato alla foce del fiume omonimo, che sbocca nel Mar delle Antille.

[9] Assai probabilmente intende Louis Feuillée (1660-1732), viaggiatore e matematico che visitò varie regioni dell'America meridionale e centrale; v. L. Feuillée, Journal des observations physiques, mathématiques et botaniques faites par l'ordre du Roi sur les cótes orientales de l'Amérique meridionale et dans les Indes occidentales depuis l'année 1707 jusque en 1712. Introduction aux tables des mouvements du soleil. Tables des mouvements du soleil. Histoire des plantes médicinales qui sont le plus en usage aux royaumes de l'Amérique méridionale, du Pérou et du Chily, Paris, Griffart, 1714; Id., Journal des observations physiques, mathámatiques et botaniques faites par l'ordre du Roi sur les cótes orientales de l'Amérique meridionale et aux Indes occidentales, et dans un autre voyage fait per le méme ordre à la Nouvelle Espagne et aux ísles de l'Amérique. Tables des déclinaisons du soleil por tous les degrez et minutes de l'écliptique. Histoire des plantes médicinales qui sont le plus en usage aux royaumes du Pérou et du Chily, Paris, Mariette, 1725.

[10] L'albero che Malaspina chiama manganillo (detto anche manzanillo) altro non è se non la Hippomane Mancinella, della famiglia delle Euphorbiaceae (Linneo). In varie relazioni di viaggio viene fatta menzione delle esalazioni venefiche sprigionate da quest'albero, tuttavia - è stato notato - i moderni trattati scientifici, pur convenendo sulla velenosità del frutto, escludono l'emanazione di vapori mortali (Nouveau Dictionnaire de Sciencies, Parigi, Perrier, 1924, p. 1833, cit. da E. Bona, Alessandro Malaspina. Sue navigazioni ed esplorazioni, Roma, Istituto Grafico Tiberino, 1935, p. 113). Se così è, ci troviamo dinanzi ad un curioso fenomeno di allucinazione collettiva.

[11] Isola situata al largo dell'odierna Colombia.

[12] Cfr. la lettera a Rangoni del 15 settembre 1790: Malaspina ha mutato opinione.

[13] E qui (come anche altrove, del resto), Malaspina tace sul fatto che sua fu la responsabilità della posizione assunta dal Buache, il quale non avrebbe mai letto una memoria alla Academie des Sciences se José de Mendoza y Ríos non gli avesse consegnato una copia della relazione di Ferrer Maldonado trovata nell'Archivo de Indias; v. I. Luzzana Caraci - D. Manfredi, «Alessandro Malaspina e la questione dello Stretto di Maldonado», Atti del Convegno "Alessandro Malaspina e la cultura del suo tempo, Memorie della Accademia Lunigianese di Scienze Giovanni Capellini, La Spezia, LIX, (1991) pp. 147-156; D. Manfredi, «An unknown episode behind the search for the North-West passage of the Malaspina expedition?», R. Inglis (ed.), Spain and the North Pacific Coast. Essays in recognition for the Bicentennial of the Malaspina Expedition, 1791 - 1792, Vancouver, Vancouver Maritime Museum, 1992,  pp. 119 -124; Id., «Fabio Ala Ponzone, oficial de la Expedición Malaspina, a la Costa Noroeste de America (1791)», Derroteros de la Mar del Sur, III (1995), pp.83-96.

[14] Le esperienze con il pendolo servivano a determinare la forma della terra, dato che la lunghezza dell'oscillazione è maggiore ove maggiore è la distanza dal centro della terra (ovvero - ora noi lo sappiamo - in prossimità dell'equatore).

[15] Questo avverrebbe - insinua Malaspina - se esistesse il passaggio di Ferrer Maldonado... Forse, in questa fase, Malaspina di nuovo crede, o per lo meno spera, che il passaggio esista.

Text courtesy of the Centro di Studi Malaspiniani, Mulazzo, Italy; notes by Dario Manfredi. English Translation

Updated: June 5, 2018