Alessandro Malaspina a Gherardo Rangoni  (*)

Montevideo, 9 novembre 1789

    Sul momento di partire, e sicuro ch'Ella mi dispenserà in quest'occasione, mi fo una vera premura di notificarle, solo in poche righe, che la spedizione delle corvette di S.M.C. la «Scoperta», e la «Ardita» hanno avuta la maggior felicità, conseguendo l'arrivar fin qui in cinquanta due giorni, ed in altri trentacinque, mentre si faceano gli appresti per il prossimo viaggio, travagliare il piano di queste coste con tutto il rigore geometrico ed astronomico, e trascorrere a pro' del istoria naturale più di cento leghe di paese, lusingandomi che codesta scienza possa veramente acquistare, quantunque in pocco tempo, nuovi frutti e conoscimenti. Per soddisfare al sig. abbate Spallanzani, al quale avrò l'onor di scrivere in prima occasione, si è già ritrattato un guanaco vivo, però ne avremo degli altri nella costa patagonica.
    Siamo stati felici nel ramo d'astronomia. Sei orloggi, due di Berthoud (1), tre cronometri e un orloggio di tasca di Arnold (2), acquistano ogni giorno maggior sicurezza. Abbiamo osservato varie occultazioni di stelle per la Luna, tutti i satelliti di Giove, che ci ha permesso o lo stato del cielo, o la situazione di pianeta; finalmente un ecclise di Luna, ed il passo di Mercurio per il disco del Sole, cogliendo particolarmente la emersione del pianeta, che non era visibile in Europa. Non abbiamo potuto peranche prendere a cuore le differenti pruove della conservazione della salute. Il nostro viaggio è stato sì corto, ed i nostri marinaj sì robusti, che non aveano neppure un sintomo di malattie. Non ostante abbiam dato il sour-krout (3) ed il vino; sperimenteremo adesso l'acetosella e l'aria fissa. Non iscrivo al cav. Belmonti perché gli scrive il comun amico Galiano, i cui progressi nella simplificazione, particolarmente de' travagli astronomici maritimi, sarà un epoca nell'applicazione dell'astronomia alla Marina. Rimetto questa lettera, per maggior sicurezza, all'ecc. sig. balí Valdés, ministro di Marina, e la prego a rimettermi, per il medesimo condotto, quelle con cui vogliano favorirmi o lei medesimo o i suoi savj amici.
    Finalmente mi dò l'onor di raffermarmi qual sarò sempre.

_____

(*) Originale oggi disperso; copia in APSF; PICANYOL, p. 42; D. MANFREDI, Alessandro Malaspina e Fabio Ala Ponzone. Lettera dal Vecchio e Nuovo Mondo (1788-1803), Bologna, Il Mulino, 1999, pp. .207-209. [Criteri di edizione]

(1) Fernand Berthoud (1727-?), svizzero, costruì orologi marini che per precisione superarono quelli fin allora fabbricati. La Marina spagnola gliene comperò diversi.

(2) L'inglese John Arnold semplificò e migliorò il funzionamento degli orologi ideati da Berthoud; ne fornì alcuni esemplari alla Real Armada per il dipartimento di Cadice. Tuttavia Malaspina rimarrà più soddisfatto degli orologi prodotti dalla svizzero (v. sua lettera ad Azzo Giacinto, della fine di marzo o inizio aprile 1791).

(3) Il sour-krout (i francesi lo chiamavano chout-crout) era creduto il più efficace tra gli alimenti antiscorbutici. James Cook ce ne ha lasciato la ricetta: i cavoli crudi venivano tritati, si aggiungeva un po' di sale, grani di ginepro ed anice, quindi si lasciavano fermentare. Potevano essere facilmente conservati in scatole ben chiuse; v. J. COOK, Voyage dans l'émisphère austral et autour du monde fais sur les vaisseaux du roi l'Aventure & la Resolution en 1772, 1773, 1774 et 1775, Paris, t. I, pp. XXIX-XXX.

Text courtesy of the Centro di Studi Malaspiniani, Mulazzo, Italy; notes by Dario Manfredi.    English Translation

Updated: June 5, 2018