RANGONI, Gherardo (1744-1815)

     Di antica e nobile famiglia modenese, frequentò il Collegio de' Nobili di Parma e terminò gli studi presso l'Accademia di Savoja a Vienna. Nel 1773 Francesco III d'Este, duca di Modena, lo nominò ministro del Collegio d'Educazione dei Nobili e membro del dicastero che gestiva l'Università degli Studi. In tali istituti introdusse profonde riforme, volte allo sviluppo di varie discipline, sia umanistiche che scientifiche. Il duca Ercole III, non appena succeduto al padre, lo volle ministro per gli Affari Interni. Anche in tale attività Rangoni si distinse per lo zelo riformatore: modificò il Codice Civile, liberalizzò il commercio dei grani, soppresse l'Inquisizione (nella cui sede istituì l'Accademia di Belle Arti), si oppose alla manomorta ecclesiastica, aprì cimiteri. In tale periodo fondò un'accademia di scienze - con sede nel proprio palazzo - che fu frequentata dai migliori ingegni modenesi (Girolamo Tagliaboschi, Giovan Battista Vandelli, Michele Rosa...). Allontanatosi (o allontanato) dal governo, per qualche tempo attese alle proprie faccende ma, alla discesa dell'esercito francese, Ercole III, prima di abbandonare il suo stato, istituì una Reggenza amministrativa e vi pose a capo il Rangoni. Con l'avvento della repubblica, lo statista abbandonò Modena (1797) e si trasferì a Vienna, ove ebbero termine i suoi giorni. Lasciò scritti di filosofia, diritto, economia e storia.

Per ulteriori informazioni v.:

G.B. VENTUNI, Memoria intorno alla vita del marchese Gherardo Rangone [sic] letta al Cesareo-Regio Istituto di Scienze in Milano il giorno XIC dicembre MDCCCXVI dal cavaliere..., Modena, Eredi Soliani, 1818, 68 pp.

Dario Manfredi        

 

 

Updated: March 8, 2020