Alessandro Malaspina a Gherardo Rangoni  (*)

Cadice, 13 marzo 1789


     S'immagini quanto debbo esserle grato per la pregiatissima sua del 16 dello scorso febbrajo, che a un tempo istesso mi assicura della sua bontà, e mi conferma la speranza di una eccellente raccolta di dettaglj, su' quali potrò meglio diriggere i miei passi. Il cav. Belmonti sarà garante non solo de la mia riconoscenza, e dell'ardentissimo desiderio di manifestargliela in quest'occasione, ma altresì le dirà qualche giorno quanto vantaggio la società in generale e la nostra stessa patria possan ricavare da una siffatta sorgente di eccellenti notizie. Mi fo frattanto un sommo piacere di riasicurare allo stimatissimo sig. marchese, che la sua imediata conoscenza e corrispondenza costituiscono una delle epoche per me più aggradevoli, e che non mi trascurerò in coltivarla durante tutto il corso del mio viaggio, procurando allora di farla più amena, come per ora non dev'essere naturalmente che piena di domande e ricerche.

     Mi confermo ad ogni momento di più nel sistema di non fare il principal oggetto del  viaggio i scoprimenti. In quanto all'istoria naturale, che coglieremo in tutta la sua estensione, inclusa la litologia, secondo i principi di mr. de Saussure (1), sarà certamente un punto nel quale non trascurerò parte veruna. I professori son molto buoni, e sopra tutto pieni di zelo, e di una grande resistenza al travaglio. Non vi vuol nulla meno per seguir le tracce de' sigg. Banks (2), Solander (3), Forster (4) e Sparmann (5).

     Una delle cose nelle quali fisserò l'attenzione sarà in visitare quelle isolette informi truovate da' viaggiatori anteriori per vedere il loro stato dopo quindici o vent'anni e confermar la supposizione che si vadan formando poco a poco fin ad essere poi abitabili ed abitate. Vorrei pur anche indagar qualche cosa sopra il nivello de' due Mari Atlantico e Pacifico verso l'Istmo di Panamá. Quantunque non possiam indagare, a motivo del tempo e delle montagne intermedie, che la parte corrispondente al Mar Pacifico, non sarebbe dificile, che eseguissero l'altra metà officiali destinati all'America occidentale in dirittura dall'Europa, tanto più che, comparati esattamente i strumenti, e valendosi de' livelli piuttosto che de' barometri, forse si potrebbe conseguire una utile approssimazione (6).

     Le Filippine somministreranno realmente a' fisici nuovi oggetti tutti interessanti. Riunito colà a un eccellente naturalista, che da molt'anni vi studia, potrò far publici i suoi travagli realmente importanti (7): il sistema delle maree vi è periodico, ma tutto nuovo. Vi si rintraccia un'idioma già quasi estinto, i cui caratteri son tutti uguali ai segni del zodiaco; la musica, i costumi della nazion malaya vi sono analizzati; la grande evaporazione del corpo umano e la poca consistenza, o facil dissoluzione, de' loro ossi vi è chiaramente dimostrata; finalmente, la teoria de' vulcani colà sicuramente deve sistemarsi per la grande dovizia che ve n'ha o spenti o in azione.

     Ma la storia dell'uomo sarà sopratutto varia in questo viaggio, perché molte lingue indiane stanno solo depositate in mano di pochi frati, ed il nostro vivere fra loro ci somministra moltissimi dettaglj che non possono assolutamente scoprire le altre nazioni, perché né la legislazione né la religione gli avvicina tanto a loro popoli conquistati come a noi altri succede. Avrà luogo in luglio senza meno la nostra partenza. Veggo poi per la lettera al sig. cav. Belmonti l'eccellente idea che avea preso lo stimatissimo sig. marchese di non rimetter la lettera francese a nissuno in particolare per loro non far torto. L'avevo acchiusa piuttosto per dar una idea più chiara della spedizione, che per dirigerla particolarmente. Non v'ha dubbio, che i sigg. Spallanzani e Fontana hanno entrambi un merito singolare (8).

     Mi son forse troppo dilungato, ed ho abusato del prezioso suo tempo, stimatissimo sig. Marchese. Ne attribuisca la colpa al desiderio di continuare nella sua corrispondenza, mi faccia l'onor di comandarmi e mi creda a tutte pruove qual mi protesto colla più distinta stima.
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(*) Originale in Biblioteca Estense di Modena; G. CAMPORI, «Della vita e delle avventure del marchese Alessandro Malaspina», Memorie della Reale Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Modena, Tomo IV, 1862, pp. 143-155, v. pp. 146-147; D. MANFREDI, Alessandro Malaspina e Fabio Ala Ponzone. Lettere dal Vecchio e Nuovo Mondo (1788-1803), Bologna, Il Mulino, 1999, pp. 171-174.  [Criteri di edizione]

(1) Horace-Bénédict de Saussure (1740-1799), naturalista svizzero, si occupò principalmente dell'ordine di successione degli involucri terrestri. Tramite Paolo Greppi, Malaspina chiese che da Parigi gli inviassero i suoi trattati Voyage dans les Alpes e Essai sur l'Igrometrie; v. M.D. HIGUERAS RODRÍGUEZ, Catálogo crítico, cit., vol. III, 1994, pp. 108-109.

(2) Joseph  Banks (Londra, 1743 - ivi, 1820), naturalista e mecenate; esercitò molta influenza sulla scienza contemporanea. Partecipò al primo viaggio di esplorazione del cap. James Cook, raccogliendo e studiando importante materiale scientifico. Dal 1778 alla morte fu presidente della Royal Society. Lasciò le proprie collezioni e la biblioteca al British Museum.

(3) Daniel Solander (1735-1782), naturalista svedese che partecipò al primo viaggio di Cook (1768-1771).

(4) George Forster (1754-1794), figlio di Johann Reunhold - il naturalista che partecipò al secondo viaggio di Cook (1772-1775) - accompagnò il padre in quel viaggio e, al ritorno ne descrisse le vicende, anche sulla scorta degli appunti paterni: Tale opera apparve prima di quella dello stesso Cook: G. FORSTER, A Voyage round the World, in His Britannic Majesty' Sloop, Resolution, commanded by Capt. James Cook, during the years 1772, 1773, 1774 and 1775, London, 1777.

(5) Intende il naturalista tedesco Anders Sparmann, un volume del quale si fece inviare dall'Italia; v. M.D. HIGUERAS RODRÍGUEZ, Catálogo crítico, cit., vol. III, 1994, pp. 111-112.

(6) Effettivamente, nella zona di Panamá, l'ufficiale Juan Vernacci si recherà in prossimità della costa atlantica per effettuare misurazioni riguardanti i livelli delle acque.

(7) Malaspina si riferisce a Juan de Cuellar. Questo naturalista collaborerà strettamente con Antonio Pineda, responsabile del ramo di storia naturale della spedizione; v. F. de las BARRAS DE ARAGON, «Documento de Juan de Cuellar sobre la muerte de Pineda», Boletín de la Real Sociedad Española de Historia Natural, I (1952), pp. 435-437.

(8) Lazzaro Spallanzani, al quale evidentemente il Rangoni trasmise una copia della "lettera francese", rispose a Malaspina con una lunga serie di quesiti; v. M. JIMÉNEZ DE LA ESPADA, «Un autógrafo del abate Spallanzani», Anales de la Sociedad Española de Historia Natural, vol. I, quad. II, 1872, pp. 163-181. Quanto a Felice Fontana, sappiamo che i naturalisti della spedizione si valsero dell'eudiometro da lui inventato,  ma non come lo abbiano conseguito.

Text courtesy of the Centro di Studi Malaspiniani, Mulazzo, Italy; notes by Dario Manfredi.         English Translation

Updated: June 5, 2018