GREPPI, Paolo (1748-1800)

    Di antica famiglia della piccola nobiltà lombarda (il titolo di conte fu concesso da Maria Teresa ad Antonio - il vero artefice dell'immensa fortuna economica della famiglia e padre del nostro personaggio - solo nel 1778), Paolo nacque nel 1748 e, ancor minorenne, dopo aver studiato a Vienna, fu avviato dal padre al commercio ed associato alla casa commerciale Agazzini, che operava in Cadice. Dal 1769 Paolo Greppi costituì una nuova società, con soci che mutarono negli anni, la quale operò con alterne, ma nel complesso buone, fortune fino al 1799. A tale attività Greppi accompagnò ben presto quella diplomatica, essendo stato nominato console generale dell'Impero in Cadice (1774), console della Repubblica di Ragusa (1782) e del Granducato di Toscana; in qualità di console imperiale era anche decano del corpo consolare di Cadice. Curioso ed aperto alle idee del secolo, strinse relazioni amichevoli con le maggiori personalità dell'epoca, fra cui Francesco Melzi d'Eril. A Cadice, sposatosi segretamente con Rita María Díaz y Vivas, Paolo si legò particolarmente agli italiani che colà vivevano - in primis Federico Gravina ed Alessandro Malaspina; con quest'ultimo si mantenne in corrispondenza per tutta la vita. Dal 1788 si trasferì a Madrid, per meglio curare le relazioni pubbliche connesse ai propri commerci, e nel 1791, per effetto delle vicende politiche europee, decise di tornare in Italia, non senza soggiornare, prima, a Parigi ed a Vienna. In Lombardia, già costituitasi la repubblica, fu tanto stimato da Napoleone quanto inviso ai fautori delle tendenze più radicali, sì che ritenne opportuno sottrarsi a dirette responsabilità politiche, preferendo trasferirsi in Toscana e seguitare privatamente ad osservare e commentare con alcuni amici (tra cui Federico Manfredini e Nicólas de Azara) lo sviluppo della politica europea. Nel 1799 Greppi si trasferì a Parigi, ma abbiamo pochissime notizie su tale periodo; sappiamo tuttavia che accettò di entrare nella commissione finanze della Consulta della Repubblica Cisalpina, seggio che occupò per soli due mesi, giacché morì, in Parigi, il 14 settembre del 1800. Dal 1796 operò attraverso vari canali per ottenere la liberazione di Malaspina.

Per saperne di più:

G. GREPPI, La Rivoluzione Francese nel carteggio di un osservatore italiano (Paolo Greppi), Milano, Hoepli, 1900-1904, voll. 3.

E. GREPPI, «Il conte Antonio Greppi (1722-1799), imprenditore, finanziere, diplomatico nella Lombardia austriaca del Settecento», Archivio Storico Lombardo, CXXI (1995), Milano, Cisalpino, 1996, pp. 399-429.

G. LIVA, «L'Archivio Greppi e l'attività della filiale di Paolo Greppi a Cadice nella corrispondenza commerciale (1769-1799)», Archivio Storico Lombardo, CXXI (1995), Milano, Cisalpino, 1996, pp. 431-487.

AA.VV., «Finanza e politica nell'età di Maria Teresa: Antonio Greppi (1722-1799)», Archivio Storico Lombardo, CXXII (1996), Milano, Cisalpino, 1997, pp. 137-399.

Dario Manfredi      

Updated: March 8, 2020