Alessandro Malaspina a Gian Francesco Ala Ponzone *

English Translation

[Cadice,  (6?) febbraio 1789] (1)

Molto onore a un tempo istesso e molto piacere mi ha recato colla pregiatissima sua del 15 scorso gennajo, alla quale non ho risposto al medesimo corriere di riceverla, perché dovetti trascorrer questi contorni per l'appresto del prossimo mio viaggio.

Fuori della bella Italia da tanto tempo, lunge da miei parenti, e già molte volte fuori di stato, per anche di saperne le nuove, puol imaginare quanto mi sia caro l'aver meco il suo degno figlio (2), il quale, oltre i vincoli di amicizia, di ospitalità e di parentela che passano fralle due famiglie, riunisce tutti quelli che una eccellente indole, un talento chiarissimo ed una educazione ammirabile posson produrre.

Procurerò dunque, giacché è mio compagno di viaggio, che sia piuttosto il mio amico, che un subalterno. Senza straccarlo con riflessioni non per anche adattate alle sue forze, gli farò annotare tutte quelle che mi vadano occorrendo, non tanto sopra lo stato attuale della Monarchia, come sopra quello che si combinerà fra venticinque o trent'anni; epoca nella quale avrà di bisogno di tutti i conoscimenti, posciaché, se mal non traveggo, sarà l'epoca in cui le grandi rivoluzioni avran luogo, e sarà per conseguenza più difficile riunire tutti i capi di una condotta retta e gloriosa (3).

In quanto al mestiere di official di Marina, mi lusingo che lo imparerà bene. Gli é, a dir vero, penoso, dovendo combinare uno studio assiduo di scienze difficili con le più grandi incommodità, con un rischio continuo e sopra tutto colla mortificazione di veder ad ogni momento scomposte dalla prattica le più belle misure della teoria; ma in vece si acquista una certa forza e costanza per opporsi alle difficoltà, unico mezzo, a parer mio, di vincerle; ed oltreddiciò la più grande varietà di oggetti non fa che aprire il campo a maggiori conoscimenti e a dar giuste idee del Creatore, dell'uomo e della superficie che abita.

Non credo che don Fabio avrà bisogno di cose considerabili: in una lettera scritta a l'abate Ximénez, son qualche settimane, gl'indicai qualche libbro e istrumento; particolarmente, i nivelli Litta, che ci farebbero al caso; poi, per quel che sia a qualche rimessa di libbri, che potrem ricevere fra due anni nella China o nelle Filippine, gliele manifesterò a suo tempo, come altresì i tempi in cui potrà, poco più o meno, ricever le nostre notizie e farci giungere le pregiatissime sue. Dirò al conte Prasca quanto vi sia di bisogno, ed avevo già trattato seco lui i mezzi di accostumare il giovine a un picciol fondo, riversibile sempre in quelle necessità o di viaggiare o di studiare, e che fan l'uomo al tempo istesso amante della proprietà e dipendente solo dal suo travaglio ed economia.

Non dubiti che il maggior piacer mio sarà manifestarle quanto le vivo grato e quanto desidero esercitarmi in servirla. Mi creda dunque a tutte pruove, qual ho l'onor di raffermarmi
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* Originale in ACAM. Testo pubblicato da: D. MANFREDI, Alessandro Malaspina e Fabio Ala Ponzone. Lettere dal Vecchio e Nuovo Mondo (1788-1803), Bologna, Il Mulino, 1999, pp. 163-164. [Criteri di edizione]

(1) Il documento non reca data ma, essendo strettamente collegato con la lettera con la seguente, assai verosibilmente fu scritto nello stesso giorno.

(2) Malaspina intende Fabio Ala Ponzone, figlio di Gian Francesco, il quale parteciperà a tutta la spedizione.

(3) Come si vede, Malaspina aveva compreso che l'ancien régime era ormai al tramonto, tuttavia non lo credeva già tanto imminente.

Text courtesy of the Centro di Studi Malaspiniani, Mulazzo, Italy; notes by Dario Manfredi.

Updated: June 5, 2018