Alessandro Malaspina a Paolo Greppi   [1]

San Blas, 11 ottobre 1791

 

       Dopo sei mesi di viaggio, anzichenò penoso, ed avendo in così poco tempo dovuto passare dai freddi geli del Monte Sant'Elia [2] a un temperamento come questo, dove abbiamo comunemente il termometro all'aria libera di 90° [3] , credetemi, carissimo amico che tutto invita a una trascuraggine degna di perdono anche co' più intimi amici. Aggiungavisi che non abbiam qui trovato neppure una lettera e che il dover spedire le notizie a Messico non mi permette se non pochi momenti, e non vi parerà ingiusta la mia supplica che diate qualche valore a questa lettera, quantunque mal ordita e scarsa.

       Il viaggio impreso da Acapulco nel maggio ultimo avea per oggetto, come credo vi dissi, di indagare nel paralello di 60 gradi, se esisteva una bocca per la quale in poche ore un navigante antico, Ferrer Maldonado, diceva aver passato al Mar Atlantico. Questa questione, quantunque sostenuta ultimamente per mr. de Buache all'Accademia di Parigi, avea in sè quanto potesse trovarsi d'improbabilità, benchè non erano note in Europa le indagazioni fatte per i nostri e per gl'Inglesi dal viaggio di Cook in qua.

       Fu oltremodo felice codesto viaggio ne' suoi principii: per il 26 di giugno ci trovammo davanti alla Baia di Behring, ove ci venne fatto distruggere qualche dubbj del capitan inglese, e al giorno seguente demmo fondo nel Porto Mulgrave per i 59 ½ gradi di latitudine, con animo di riporre acqua e legna, far le sperienze del pendolo semplice constante per la figura de la terra e riconoscere una bocca, alla quale avvicinatomi colle corvette, non vi avea trovato la apparenza di un buon porto per il soverchio fondo che manifestavano l'una e l'altra costa.

       Colle lancie intrapresi io medesimo il riconoscimento di questa bocca, nella quale, internandomi solo poche leghe fra banchi flottanti di gelo, rinvenimmo poco dopo una fascia di gelo constante che serrava un isoletta e,  sendo allora i principj de luglio, ci assicurava, oltre la sua struttura, di esser perpetuamente unito alla costa contigua. Nondimeno la botanica, coltivata dal sig. di Haenke, fu bastantemente felice nelle pianure del vicino porto ed i suoi abitatori ci dieron campo a scuoprire, sopra i suoi costumi, carattere e religione, mille cose, le quali sono intieramente nuove e non pareranno all'Europa indifferenti. Fu interamente pacifico il nostro tratto co' medesimi naturali, sebbene per ben due volte potè sconcertarsi: la una con un vantaggio considerabile di nostra parte, la altra con inferiorità e con grave rischio del nostro Bustamante, il quale, con il fucile scarico, si truovò petto a petto un naturale armato e pieno di ferocia, al cui sostegno venian già molti altri con animo di distruggerlo [4] .

       Lasciato questo porto a primi di luglio, il restante del mese si impiegò in disciorre la questione sudetta. Ci contentammo con riconoscere scrupolosamente la costa fino all'entrata del Principe Guillermo, si aggiunsero altre isolette alla carta del capitano Cook e, volendo passare fra la costa e l'Isola Kaye dello stesso capitano, riconoscemmo ser questa una penisola, unita con terra bassa al continente [5] .

       Terminato questo primo oggetto ci venne fatto il riconoscer esattamente la costa fino ai 55 gradi e ci accingevamo di già a navigare per il Canale di Dixon [6] quando una serie di temporali, veramente forti, ci interruppe le nostre idee e non ci permise di entrar in Nutka se non il 13 di agosto. Una nuova escursione delle lancie in questo porto decise della direzione e termine di tutti i canali che non avea potuti riconoscere il capitano Cook e fra questi se ne truovò uno che comunicava per un altro porto al mare e che facea un isola considerabile del terreno istesso che credeamo continente [7] . Si acquistarono eccellenti nozioni della geografia interna, della religione, leggi penali e sociali di questi popoli, ben differenti da que' che abitano o più al norte o più al S., e poi si continuò il riconoscimento della costa per il Capo Mendocino [8] fino a Monterrey, ove abbiam corso grave rischio di perderci ed abbiam passato 8 o 10 giorni. Finalmente, per la stessa costa della California abbiam tocato nelle vicinanze del Capo San Lucas (8) per riunire cogli orloggi marini le eccellenti osservazioni dell'Abate Chappe [9] e del sig. Roy [10] colle nostre e avant'jeri abbiam dato fondo in questa rada, spedito già Bustamante a Acapulco, ove penso raggiungerlo fra pochi giorni, ricevute qui qualche bagatelle di cui aveamo bisogno e sopratutto gli ordini della Corte, che diriggono i nostri passi. Di colà dunque vi scriverò più a lungo, e risponderò alle carissime vostre che mi ritruovi e che vi sarò obligato se ripetete in quest'anno stesso a Canton, raccomandandole alla fattoria inglese o alla sueca [11] . Vi prego a far copiare queste notizie per mio fratello ed a credermi sempre

 


[1] Originale in ASMi / Greppi (cart. 193, n. 40); Caselli, pp. 175-177; Manfredi 1999, pp. 264-267. Cfr. lettera (quasi uguale) ad Azzo Giacinto Malaspina, della stessa data, copia ms. in APSF, pubblicata da Picanyol, pp. 59-60.  [Criteri di edizione]

[2] Il grande ghiacciaio che scende dal Sant'Elia porta ancora il nome di  Malaspina. Scende da un'altezza di oltre 300 metri e giunge al mare su un fronte di circa 30 miglia.

[3] Intende gradi della scala Fahrenheit, equivalenti a poco più di 32° della scala Celsius.

[4] E' interessante leggere come Bustamante riuscì a trarsi dal pericolo: sapendo che il proprio fucile era scarico, egli lo protese all'indigeno, in segno d'amicizia: E quegli, conquistato dal gesto amicale dello spagnolo, abbandonando ogni proposito bellicoso, aprì le braccia «cantando l'inno della pace»; v. E. Bona, Alessandro Malaspina. Sue navigazioni ed esplorazioni, Roma, Istituto Grafico Tiberino, 1935, p. 147.

[5] Questo fu uno dei pochi errori della spedizione: Kaye (Alaska) è un'isola, ed in questo aveva ragione Cook.

[6] Canale che separa le isole della Regina Carlotta dall'Arcipelago di Pitt.

[7] In effetti Cook credeva che Nootka fosse sul continente, mentre Malaspina - nel momento in cui scrive - sa che si tratta di un'isola, ma ancora crede che un canale la separi dal continente. L'esplorazione che compiranno nel 1792 Dionisio Alcalá Galiano e Cayetano Valdés dimostrerà che la costa prospiciente all'Isola di Nootka non è quella del continente, bensì la parte occidentale dell'Isola Vancouver.

[8] E' il punto più occidentale della California.

[9] Jean Chappe d'Auteroche (1722-1769), religioso ed astronomo francese.

[10] Forse intende Pierre Leroy, o Le Roy (1717-1785), orologiaio francese inventore dello scappamento a grilletto per i cronometri (1748). Osserviamo peraltro che Charliat scrive di un orologio, usato dall'abate Chappe, che era stato costruito da un Julien Le Roy; v. P.-J. Charliat, El tiempo de los grandes veleros, Madrid, Espasa Calpe, 1982, p. 189.

[11] Intende: svedese.

Text courtesy of the Centro di Studi Malaspiniani, Mulazzo, Italy; notes by Dario Manfredi.        English Translation

 

 

 

Updated: June 5, 2018