Alessandro Malaspina al fratello Azzo Giacinto  (*)

Santiago de Chile, 27 marzo 1790


     Dal Río della Plata, ove corremmo qualche rischio uscendo per il Capo di San Antonio, fummo cacciati per qualche tempo da venti contrarj fuori di sonda e non potemmo riguadagnar la costa che verso li 40 gradi, giustamente all'imboccatura dei fiumi Negro e Colorato, coi quali l'ex gesuita Falkner (1) avea voluto non ha guari imporre a tutta l'Europa (2). Riconoscemmo di lì la Bahía Ronda, e tutta la costa non peranche visitata, e verso i primi di dicembre potemmo dar fondo nel Porto Deseado, o Desiré (3). V'era per avventura non  distante una tribù di Patagoni, i cui ritratti e proporzioni potemmo ritrarre, ed acquistare, oltre a ciò, non poche idee dei loro costumi, idioma; tutte idee nuove per l'Europa.

     Fin qui avemmo condotto il riconoscimento della costa sopra i triangoli ed ebbimo la fortuna che i due paquebotti (4) ultimamente stati allo Stretto Magellanico avean seguito lo stesso metodo dal Porto Desiado fino al Capo delle Vergini, sopra lo Stretto Magellanico.

     Attraversammo per conseguenza alle Malvine, e nel Porto Egmont si seguitarono le osservazioni astronomiche, idrografiche e d'istoria naturale. Di lì si fece cammino al Capo delle Vergini, poi si seguitò tutta la Terra del Fuoco, fin qui non per anche riconosciuta, e compresa fra i Capi di San Sebastiano, e San Vicenzo nello Stretto di Lemaire. L'Isola degli Stati si riconobbe egualmente, ed indi prendemmo altura per montare il Capo d'Horn (5).

     Non fu maggiore la nostra latitudine di 60 gradi e mezzo. A mezzo gennajo potemmo avvicinarsi già al Capo Pilares e, quantunque i tempi fossero comunemente procellosi ed oscuri, si poterono cogliere differenti spazj della costa verso il Capo Corso (6), e la nostra navigazione fu così vicina alle spiagge, che tutta la carta di entrambe le coste patagoniche può supporsi perfezionata almeno quanto alla navigazione. Non senza rischi anche gravi potemmo coglier di nuovo la costa al sud dell'Isola di Chiloé, riconoscere tutta la sua costa, estensione, e finalmente dar fondo nel nuovo Porto di San Carlo (7) di detta isola: ci rimanemmo a fare tutte le nostre osservazioni fin al fine di febbraro; poi si riconobbe tutta la costa verso Valdivia e si diede fondo di nuovo alla Concezione, ov'era stato il conte de Lapérouse.

     Di lì io ho fatto una corsa alle Isole Juan Fernández, ed ho distaccata altra corvetta per riconoscer la costa [tra] la Concezione e Valparaíso. Ultimamente ci siamo riuniti in Valparaíso; non ho perduto momento per passare a questa bella capitale, ed eccomi appiè delle Ande, di dove in 38 giorni, per mezzo della posta, si passa a Buenos Aires, e dove frequentemente si ricevono notizie d'Europa in 80 giorni.

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(*) Originale oggi disperso; copia in APSF; PICANYOL, pp. 53-54; ; D. MANFREDI, Alessandro Malaspina e Fabio Ala Ponzone. Lettera dal Vecchio e Nuovo Mondo (1788-1803), Bologna, Il Mulino, 1999, pp. .214-215.  [Criteri di edizione]

(1) Thomas Falkner (1707-1784), medico e missionario, visse per oltre trenta anni nell'America meridionale e visitò varie regioni tra il Paraguay e la Patagonia. Scrisse una Description des terres magellaniques et des pays adjacens.

(2) La frase è oscura. Come in altre lettere, fornite a Massimiliano Ricca da Omobon Pisoni, si notano refusi e mancanze, forse attribuibili ad uno sbadato copista.

(3) E' sulla costa patagonica, appena al nord del 48° S. Conserva il nome, datogli da Cavendish nel 1586, di una delle sue navi.

(4) I pachebotti (dall'inglese packetboat: battello postale) erano imbarcazioni a due alberi, non dissimili dai brigantini.

(5) Con l'espressione prendemmo altura Malaspina intende che le corvette si allontanarono alquanto dalla costa.

(6) Sito nel Cile meridionale, presso il Golfo di Trinidad.

(7) Oggi denominato Ancud.

Text courtesy of the Centro di Studi Malaspiniani, Mulazzo, Italy; notes by Dario Manfredi.

Updated: June 5, 2018