Alessandro Malaspina al fratello Azzo Giacinto (?)  (*)

[Cadice], luglio 1789


     Ora le darò un raguaglio degli ogetti del nostro viaggio e del modo di adempire a quanto S. M. ha benignamente affidato alla nostra diligenza. Lo scopo principale della commissione si è la formazione di un atlante idrografico delle vastissime coste possedute dal monarca cattolico ne' due emisferj. Il sig. brigadiere don Vincenzo Tofiño havendo costruito con nuovo metodo di proiezione sferica le carte delle coste europee della Monarchia spagnola, noi formeremo quelle del nuovo continente, incominciando da Buenos Aires pel capo di Horn sino alla California. Simil travaglio si farà nell'arcipelago delle Filippine e nelle Isole Marianne e Caroline.

    L'esecuzione di un così vasto lavoro, sebbene vantagiosissimo alla navigazione nazionale, e tendente a perfezionare la geografia e la nautica, non ci lascia luogo a tentare lo scuoprimento di nuovi paesi: tutta volta egli è innegabile, che la costa occidentale patagonica, le vicinanze de' Gallegas (1), Galápagos e Gorgona (2) possono dirsi assolutamente sconosciuti, massime per quanto riguarda la geografia astronomica.

     Oltre all'accennato scopo principale della spedizione, ha voluto S. M. dare una estensione maggiore a vantaggio delle scienze e della culta Europa al nobile travaglio affidato al cavalier Malaspina, ed ai suoi illustri cooperatori. La storia naturale in tutti i suoi rami, la astronomia geografica, la storia dell'uomo, considerato nello stato suo di semicivilizzazione, la fisica terrestre, il livello de' due mari Atlantico, e Pacifico, l'esistenza pretesa di un canale di comunicazione tra l'uno e l'altro nelle grandi latitudini settentrionali; l'osservazione delle cause del deperimento della sanità de' naviganti ne' viaggi di lunga durata, della degradazione de' viveri, e provisioni di bocca; i mezzi di impedire e di prevenire questi mali; tutti questi oggetti formeranno altrettanti articoli de' nostri studj, osservazioni e travagli.

     Pel disimpegno di sì interessanti, e varj oggetti S. M. non ha perdonato a veruna spesa. Due corvette, costruite a bellaposta, foderate di rame, e tali da poter resistere ad una lunga navigazione in così diversi climi e mari, e da potersi avvicinare alle coste col minor rischio, provedute di tutto quanto può abbisognare, in paesi ove le arti europee sono sconosciute, sono poste sotto il commando del cavalier Malaspina che monterà, il commandante, chiamata la «Scoperta»; l'«Atrevida» sarà comandata dal sig. don Alessandro (3) Bustamante. L'assortimento di istromenti astronomici, di orologj marini, di barometri, termometri, livelli, eudiometri, e mezzi per eseguire ogni sorta di esperimenti di docimastica e chimica, una collezione completa de' giornali de' viaggiatori precedenti, ufficiali scelti nella coltissima Marina di Spagna, altri destinati per le osservazioni astronomiche, altri per le operazioni geodesiache, altri per la storia naturale; pittori di prospettiva, di botanica eccetera formano un corredo di mezzi quale non ha avuto mai verun navigatore.
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(*) Originale oggi disperso; copia in APSF; PICANYOL, pp. 52-53; D. MANFREDI, Alessandro Malaspina e Fabio Ala Ponzone. Lettere dal Vecchio e Nuovo Mondo (1788-1803), Bologna, Il Mulino, 1999, pp. 199-201. Leodegario Picanyol afferma che la lettera fu inviata ad Azzo Giacinto Malaspina, ma la cosa lascia dubbiosi, dato che i due fratelli non si trattavano con il "lei". L'autore della lettera parla del "nostro viaggio", e d'altra parte, il Malaspina viene nominato in terza persona; tutto ciò fa pensare che il documento abbia subito delle interpolazioni. Con certezza è mutilo. La cosa più probabile è che Malaspina abbia scritto questo brano per farlo avere (tramite il fratello) al redattore di qualche periodico scientifico-letterario (come farà, del resto, al rientro dalla spedizione, con Angelo Fabroni: v. Giornale de' Letterati, XCVII (1795), pp. 294-299). Azzo Giacinto, a sua volta, probabilmente la fece avere al patavino Omobon Pisoni, che, più tardi, la copiò per Massimiliano Ricca.
[Criteri di edizione]

(1) Sono le isole Coronados, nella Bucareli Bay.

(2) Isola del Pacifico, appartenente all'attuale Colombia.

(3) Sic. Evidente il lapsus del copista, che doveva scrivere Giuseppe.

Text courtesy of the Centro di Studi Malaspiniani, Mulazzo, Italy; notes by Dario Manfredi.    English translation

Updated: June 5, 2018