CENTRO DI STUDI MALASPINIANI
"ALESSANDRO MALASPINA"
Mulazzo, Massa-Carrara, Italia
NOTIZIARIO DEL CENTRO
Anno II, n. 2
25 gennaio 2001
A cura di Dario Manfredi
NOTIZIE
Pontremoli, villa
Dosi Delfini.
Incontro tra il direttore del Centro
di Studi Malaspiniani ed il principe Diofebo VI Meli Lupi di Soragna
Fotografia di Maria Clotilde Pucci Fiori
1.- A Pontremoli, nella villa Dosi Delfini, ha avuto luogo una manifestazione
culturale, nel corso della quale si sono incontrati il direttore del Centro
di Studi Malaspiniani ed il dr. Diofebo VI Meli Lupi principe di Soragna.
Il dr. Diofebo Meli Lupi, appartenente alla famiglia materna di Alessandro
Malaspina, si è mostrato vivamente interessato al "ramo spagnolo"
della sua famiglia: Felice Meli Lupi, cugino di Alessandro, si trasferì
in Spagna, militò nella Real Armada, sposò una nobildonna
di origine irlandese – Isabel Bryant – e morì, come suo genero de
Castaños, nella battaglia di Trafalgar (1805).
Chi desideri saperne di più sulla famiglia Meli Lupi e sul fiabesco
castello di Soragna (provincia di Parma), digiti: http://www.quiinternet.com/soragna/index.html
2.- Il 18 gennaio ha avuto luogo un incontro tra la dr. Paola Bordigoni,
responsabile della Società "Dante Alighieri" (sezione dell’Honduras)
con il sindaco di Mulazzo, prof. Roberto Malaspina, ed il direttore del
Centro di Studi Malaspiniani. Scopo della riunione è stato quello
di verificare le possibilità di stabilire uno scambio culturale
fra artisti centroamericani e Lunigiana. Ora si sta cercando di organizzare
un’esposizione di pittura e scultura, a Mulazzo, per la prossima estate.
Nel quadro della manifestazione, potrebbe aver luogo anche una giornata
di studio dedicata ai raffronti tra scultura popolare di Lunigiana e scultura
Maya.
3.- Sono state portate alla Soprintendenza Archeologica della Toscana
le statue-stele rinvenute a Groppoli di Mulazzo (si veda il
n. precedente di questo notiziario). Di questi importanti reperti preistorici
parleremo ancora in uno dei prossimi notiziari.
NOVITA' EDITORIALI E COMMENTI
- Actas II Simposio de Historia Marítima y Naval Iberoamericana,
[Viña del Mar]. Universidad Marítima de Chile, 1996, 430
pp.
Solo ora riceviamo questo volume, che, fra 39 relazioni, ne contiene
alcune che riguardano temi malaspiniani, qui di seguito elencate:
-
Carlos BAUZÁ, «La expedición Malaspina y el levantamiento
cartográfico de las costas de Chile según la correspondencia
de Felipe Bauzá» (pp. 210-218).
L’autore illustra il paziente lavoro di Bauzá
– esule in Inghilterra - per correggere diversi errori cartografici degli
ufficiali della Spedizione Malaspina. Per tale lavoro, viene utilizzato
il ricco carteggio di Bauzá con Martín Fernández de
Navarrete, conservato nell’archivio dei marchesi di Legarda. Con l’occasione
segnaliamo che fotografie delle lettere di Bauzá sono conservate
anche presso il Museo
Naval di Madrid.
-
Robert J. KING, "Spanish America in the Eighteenth Century. British
Naval Strategy and the Visit of the Malaspina Expedition to New South Wales
in 1793" (pp. 220-233).
In questa relazione vengono illustrati i motivi politico-strategici
(più che di ordine pubblico) che indussero l’Inghilterra a fondare
la colonia di Sidney. Alessandro Malaspina aveva intuito tale realtà.
-
Dario MANFREDI «Alejandro Malaspina y sus trabajos en Chile»
(pp. 268-274).
Questo lavoro fu condotto sulla base del diario di José
de Bustamante – che all’epoca era ancora inedito. Ora, che tale documento
è stato pubblicato nella collezione La Expedición Malaspina,
edita dal Museo Naval di Madrid e dalla Lunwewrg Edicciones, la trattazione
ha perduto ogni importanza.
-
Josephine H. SCHULTE, «La expedición científica de
Malaspina: un asunto internacional» (pp. 286-296).
Questa relazione ha l’ambizioso obiettivo di riassumere - nello spazio
di poche pagine - il significato della Spedizione Malaspina e la vita dei
suoi principali protagonisti. Poiché l’autrice mostra di non conoscere
nulla di quanto si è pubblicato in Italia dal 1984 in poi, non può
meravigliare il fatto che vi siano in questo lavoro alcuni errori e varie
omissioni. Ma vi è un punto, soprattutto, sul quale occorre replicare,
ed è quello in cui si afferma che Malapena cadde in disgrazia a
causa della sua «defensa de la causa por la libertad de Latino América».
Ebbene: no! Alessandro ha avuto certamente molti meriti, ma non può
essergli attribuito anche quello di essere stato un precursore della libertà
(o indipendenza) dell’America spagnola. E’ verissimo che egli maturò
un progetto di "decentramento" dell’impero spagnolo, ma quel suo progetto
si proponeva di mantenere i territori americani e filippini sotto la corona
borbonica, e non certo la loro indipendenza. Per convincersi di ciò
sarà sufficiente leggere con attenzione gli Axiomas políticos,
che lo stesso Malaspina scrisse prima ancora di iniziare la spedizione."
-
Eric BEERMAN, «Bustamante y la Atrevida
en
Chile (1790)» (pp. 324-)
L’autore – di cui tutti i malaspinisti conoscono la grande precisione
e, diremmo, la puntigliosità – offre qui una succinta ma utilissima
biografia di Bustamante. Con dispiacere (anche perché l’autore è
un carissimo amico) dobbiamo esprimere due critiche:
-
che manchi qualsiasi riferimento archivistico, che risulterebbe assai utile
a chi volesse proseguire le ricerche su questo notevole personaggio;
-
che affiori, ancora una volta, l’accenno; ad una pretesa "cospirazione"
di Malaspina. Eppure Beerman – che ha scritto su quest’argomento un documentatissimo
ed imprescindibile volume – deve sapere più di chiunque altro che
non consta che Malaspina abbia avuto complici: il suo unico errore fu di
incorrere nell’ingenuità di compilare un progetto per mutare il
governo e di proporlo al debole sovrano Carlo IV.
PUBBLICAZIONI RICEVUTE
-
Tiempos Patagónicos, año. II, n. 4 (octubre 2000)
Questa rivista - pubblicazione ufficiale del Programma de Investigación
Geográfico-Político Patagónico - si occupa di storia,
economia, antropologia e di altri aspetti della società patagonica.
Segnaliamo qui l’articolo di María Marta Orfali Fabri «El
padre Nicolas Mascardi» (pp. 17-20). Il missionario gesuita Niccolò
Mascardi – nato a Sarzana – visse lunghi anni nel Cile ed in Patagonia,
catechizzò popolazioni ed esplorò parte di quelle regioni.
-
Società, economia, avvenimenti di Sarzana, Sarzana, Pubblica
Assistenza, 2000.
A p. 140 una storica immagine della villa Malaspina di Caniparola.
-
Tradizioni popolari della Lunigiana, La Spezia, Istituzione per
i Servizi Culturali, s.a.
-
S. BALBI, E. PATRONE, R. PICCIOLI, A. ROZZI (eds.), Fiabe e folclore
nel levante ligure, Moneglia, La Massocca, 1996.
-
L. GARY CAPELLINI, A. ROZZI MAZZA (eds.), Arte e cultura nella storia
del sigillo, La Spezia, istituzione per i Servizi Culturali, 2000.
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