NOTIZIE
1.- La prima notizia di questo nuovo anno non riguarda Alessandro
Malaspina ma il territorio di Mulazzo, Trattandosi di un evento piuttosto
eccezionale, riteniamo opportuno portarlo a conoscenza di tutti coloro
che si occupano, oltre che del Navigatore, anche della terra in cui nacque.
In località Stallone di Groppoli sono
state rinvenute due statue-stele. Si tratta di reperti che pare risalgano
all'età del Bronzo (2° millennio a.C.). Le stele sono ambedue
femminili ed una delle due è acefala, essendo stata evidentemente
vittima di quel furore iconoclasta che investì la valle della Magra
fra l'età del Bronzo e l'età del Ferro. Non sono queste le
prime statue-stele ritrovate nel comune di Mulazzo (in passato ne furono
rinvenute una a Campoli e due a Canossa) ma il ritrovamento conferma la
tesi che nella preistoria, lungo la sponda destra della Magra, vi fossero
numerosi insediamenti, forse non inferiori a quelli della sponda opposta.
Le due statue-stele, dopo il necessario restauro,
saranno conservate nel Museo del Piagnaro (Pontremoli), che già
ne annovera (tra originali e calchi) oltre cinquanta.
2.- Blanca Sáiz e Dario Manfredi stanno lavorando ad un aggiornamento della bibliografia su Alessandro Malaspina e la sua spedizione scientifica. L'unica bibliografia del Malaspina, compilata da Blanca Sáiz, risale al 1992 e comprende più di 1100 schede. Tuttavia, da allora, sono apparsi oltre 500 lavori, soprattutto in Spagna, ma anche in Italia e nelle Americhe. Se risultasse difficile trovare un editore disposto alla pubblicazione, i compilatori stanno progettando di mettere on-line tale lavoro, la cui utilità, per i ricercatori, sarà indubbiamente notevole.
3.- Si è stabilita un'utile collaborazione (scambio di pubblicazioni
etc.) tra questo Centro e l'Istituto Geografico Polare Silvio Zavatti di
Fermo. Chi sia interessato a conoscere l'attività di tale istituto
può inviare messaggi a Gianluca Frinchillucci, che ne è direttore,
alla seguente E-mail: gfrinc@hotmail.com
NOVITA' EDITORIALI E COMMENTI
E. SOLER PASCUAL, «La utopía de Robinson Malaspina»,
Contextos, Valencia, s.d., Grupo 10 Librerias de Calidad, pp. 37-58.
Il volumetto raccoglie una dozzina di componimenti
letterari di vario genere. Emilio Soler (che i malaspinisti ben conoscono
per aver pubblicato alcuni fondamentali lavori sull'arresto di Malaspina)
per una volta ha abbandonato la storia per dedicarsi alla creatività
letteraria. Si tratta infatti di una novella, nella quale il Navigatore,
durante la spedizione, giunto alle isole di Juan Fernández, simula
la propria tragica scomparsa e, riparandosi nella grotta che era stata
abitata da Robinson Crusoe, spera di raggiungere quello stato di felicità
che si era dimostrato utopico nella Vecchia Europa.
La novella si legge benissimo ed avvince,
confermando che Emilio Soler sa essere anche un piacevolissimo scrittore;
in tale contesto "fabuloso" ben figurano anche taluni "collaterali" riferimenti
assolutamente fantastici: Mulazzo appartenente al Ducato di Parma, Félix
de Azara ed il conte di Floridablanca compagni
di scuola di Malaspina, la partenza avvenuta in 1° luglio 1789...
LA NOSTRA BIBLIOTECA
Ultime pubblicazioni pervenute al Centro
Il Polo. Rivista trimestrale dell'Istituto Geografico Polare Silvio
Zavatti, Anno LV, vol. 1 - marzo 2000.
La rivista contiene anche la riproduzione
anastatica dell'annata 1945-46 del «Bollettino dell'Istituto Geografico
Polare», con interessanti scritti sulla spedizione Nobile al Polo
Nord.
L'ANGOLO DEL PEDANTE
Nell'ultimo notiziario dell'anno scorso abbiamo trattato dell'anno di morte di Alessandro Malaspina. Vogliamo ora parlare della nascita. Ciò per due motivi: innanzi tutto, non manca chi ancora sostiene che il Navigatore sia nato a Milazzo (Sicilia), e poi neppure manca chi (confondendolo con un fratello maggiore) scrive che nacque nel 1749. Per troncare definitivamente questa querelle, pubblichiamo qui la carta 279 del Registro dei Battesimi (1689-1806) della Parrocchia di Mulazzo in cui compare l'atto riguardante Alessandro.
Dies 5a Novembris 1754
Alexander filius Ecc.i D. Marchionis Caroli,
et Caterina Coniuges Malaspina, baptizatus fuit a me infrascripto domi
private.
Ceremonie vero non sunt facte (1)
Aurelius Alberini
Rect.
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(1) Le ultime quattro parole appaiono aggiunte in un secondo tempo.