Letterato, uomo di profonda e varia dottrina, scrisse
di matematica e d'astronomia ma, soprattutto, fu un grande conoscitore di
lingue orientale (specialmente il copto e l’ebraico).
Scrisse anche un saggio di estetica del bello ideale. Segretario della Reale
Accademia delle Scienze di Torino, fino al 1801, nel 1789 - dietro premure
di Gherardo Rangoni – favorì la nomina
di Alessandro Malaspina ad accademico corrispondente
e gli inviò una serie di quesiti e di suggerimenti per la spedizione
scientifica. Fu anche direttore dell'osservatorio astronomico di Torino
ed insegnò nell’Università di tale città, ma fu allontanato
dall'insegnamento con la caduta del regime napoleonico.
Dario Manfredi
Updated: March 8, 2020