CENTRO DI STUDI MALASPINIANI

"ALESSANDRO MALASPINA"

Mulazzo, Massa-Carrara, Italia

NOTIZIARIO DEL CENTRO

Anno II, n. 7          22 maggio 2001



A cura di Dario Manfredi e Rossana Piccioli
 

NOTIZIE

1. Visite al Centro

1.1. Il dr. Andrés Galera Gómez del Consejo Superior Investigaciones Científicas (Departamento de Historia de la Ciencia) di Madrid ha sostato due giorni a Mulazzo per studio. Nel corso della visita lo studioso ha esaminato con la direzione del Centro alcune possibilità di sviluppare comuni ricerche sul pensiero di Alessandro MalaspinaNell’occasione, iol dr. Galera ha donato alla biblioteca del Centro alcune annate delle riviste Asclepio e Revista de Indias.
 

Il dr. Andrés Galera riceve dal prof. Roberto Malaspina, sindaco di Mulazzo, e dal direttore del Centro di Studi Malaspiniani. la "Formella Malaspina"

1.2. La classe II C della Scuola Media "Enrico Fermi" di Langhirano (Parma) ha visitato il Centro di Studi Malaspiniani, nel quadro di una ricerca storica volta allo studio delle spedizioni scientifiche del secolo XVIII. Gli alunni, opportunamente stimolati dagli insegnanti, hanno espresso il desiderio di rimanere in contatto internet con il Centro, allo scopo di mantenersi aggiornati sugli studi riguardanti il Navigatore. Auguriamoci che tale esempio sia seguito da altri istituti scolastici.

  1. Prosegue l’organizzazione del viaggio di Laura Zolo sulla scia della Spedizione Malaspina.
La skipper Laura Zolo ha lasciato l’Italia per recarsi a New York, ove attualmente è ormeggiato lo sloop Seven Roses, per mettere a punto la barca. Il primo obiettivo della navigatrice – prima di iniziare il viaggio sulla scia della Spedizione Malaspina - è quello di ripercorrere gli itinerari verso i Grandi Laghi compiuti da Hudson e Champlain.
 

NOVITA’ EDITORIALI, SEGNALAZIONI, COMMENTI

MONGE, Fernando, «Mamalni e indios en Nootka. Apuntes para un escenario», Revista de Indias, LIX (1999), n. 218, pp. 499-598.

In questo lavoro si rievocano le vicende della popolazione Nuu-chah-nulth, con riferimenti alla visita della Spedizione Malaspina.

A Lima è’ appena uscito il volume 8 (anno 2000) della rivista Derroteros de la Mar del Sur Esso contiene (oltre alle consuete rubriche di notizie diverse, commenti di libri e bibliografia marittima e navale ibero-americana) i seguenti articoli:

BAERT A., «Don Diego de Prado y Tovar dans la mer du Sud»;

DERMIT, P. «Ortuño Jiménez de Bertendona, un caso de sinonimia en el Mar del Sur en
tiempos de Hernán Cortés»;

GOMEZ DUARTE, F. «El corso insurgente a través del Diario Marítimo Gaditano, 1817-1828»;

LOPEZ URRUTIA, C., «The Chilean Naval Mutiny of 1931»;

MANFREDI, D., «Adam J. Krusenstern y la primera edición del viaje de Malaspina. San
Petersburgo (1824-1827)»;

MAURO, F., «Pour une histoire des occasions manquees la France et le Bresil 1500-1700_«Breves apuntes sobre la Historia de la Marina de Guerra del Perú».
 

PUBBLICAZIONI RICEVUTE

SOTO ARANGO, Diana, Francisco Antonio Zea. Un criollo ilustrado, Aranjuez, Doce Calles, 2000. 326 pp.

Interessante studio sul botanico ed uomo politico colombiano, che soffrì persecuzioni e fu incarcerato a Cadice nello stesso periodo in cui Alessandro Malaspina era alla Coruña.

SERAFINI, Flavio, Musei navali nel Mondo, Torino, Paravia, 1997, 432 pp.

Il volume, riccamente illustrato, contiene le schede di oltre settecento musei navali. Il Museo Naval di Madrid viene ricordato anche per i cimeli di Alessandro Malaspina.
 

I NOSTRI ARCHIVI

Il dr. Valerio Bernardi – che da molti anni segue ed aiuta l’attività del Centro di Studi Malaspiniani – ha reperito, acquisito e donato al Centro un documento riguardante Luigi Malaspina di Mulazzo. Si tratta di una petizione redatta dal conte Giuseppe Ravenna nel 1814 e diretta a Luigi Malaspina, che in quel tempo copriva la carica di Presidente della Reggenza Provvisoria per i Feudi Imperiali di Lunigiana. Il documento presenta una certa importanza storica, in quanto apporta alcune notizie su un’attività pubblica di Luigi, sulla quale non si conosceva praticamente nulla. La Reggenza Provvisoria (istituita quando Napoleone fu inviato nell’Isola d’Elba) probabilmente operò per pochi mesi soltanto, dato che il Congresso di Vienna abolì completamente i feudi imperiali ed unì quei territori ai ducati di Parma o di Modena.

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