Centro di Studi Malaspiniani
"Alessandro Malaspina"

Mulazzo * Massa-Carrara * Italia

Notiziario del Centro

Anno II, n. 6             2 maggio 2001

A cura di
Dario Manfredi e Rossana Piccioli



NOTIZIE

¯Una navigatrice solitaria sulla scia della Spedizione Malaspina

                    Mulazzo, 6 aprile 2001

                Roberto Malaspina, sindaco di Mulazzo, la skipper Laura Zolo e il direttore del
             Centro di Studi Malaspiniani illustrano il progetto di crociera della barca Seven
                Roses sulla scia della Spedizione Malaspina.

Alcuni tratti dell’itinerario delle corvette Descubierta e Atrevida verranno ripercorsi dalla navigatrice solitaria Laura Zolo, tra il 2002 ed il 2004, con la barca a vela Seven Roses (sloop in acciaio della lunghezza di 11,50 m progetto Charpentier). La skipper Laura Zolo (nata all’Isola d’Elba trentacinque anni fa) non è nuova ad imprese simili, avendo già ripercorso la rotta seguita dai fratelli Zeno e compiuto altre navigazioni "storiche".

L’idea di seguire la scia della Spedizione Malaspina è un’assoluta novità, anche perché non si tratterà di compiere solamente un’impresa sportiva, ma anche culturale. Per quest’ultimo aspetto, infatti, il Centro di Studi Malaspiniani – che ha accordato il proprio patrocinio - intende organizzare una serie di eventi che interesseranno sia le scuole della Lunigiana sia le più importanti istituzioni culturali delle varie aree visitate. Mediante l’utilizzo di diapositive e video, con conferenze, articoli ed altri strumenti di comunicazione, gli alunni delle scuole di Lunigiana potranno seguire il procedere del viaggio mentre – sull’altra sponda dell’oceano - le comunità di emigrati italiani potranno "riscoprire" l’esperienza del nostro maggior navigatore del secolo XVIII. Non si escludono neppure incontri culturali con i discendenti delle popolazioni indigene avvicinate da Alessandro Malaspina. Il progetto è attualmente in fase di elaborazione, ma già siamo in grado di assicurare che tre saranno le principali campagne sulle quali si articolerà il viaggio:

¯Il gemellaggio culturale fra Lunigiana e Patagonia

In un precedente notiziario abbiamo annunciato il progetto di un gemellaggio fra Mulazzo ed altri centri della Lunigiana con alcuni insediamenti della Patagonia che furono visitati dalla Spedizione Malaspina. Su tale progetto sta attivamente lavorando un gruppo di studio costituito ad hoc e dall’Argentina abbiamo ricevuto le seguenti informazioni:

Docenti dell’Università Cattolica di Buenos Aires hanno preso contatti con personalità politiche, amministrative e culturali delle località di Puerto San Julián, Puerto Deseado, Rawson y San Carlos Bariloche allo scopo di dare impulso al progetto di gemellaggio tra alcuni comuni italiani in cui nacquero esploratori della Patagonia ed i centri argentini che videro le loro imprese.

In particolare, è emerso un chiaro interesse a promuovere uno scambio culturale ed economico fra Puerto Deseado, Puerto San Julián e Mulazzo, il cui sindaco sarà invitato ufficialmente in Patagonia.

A Puerto Deseado, in particolare, si sta pensando di costituire un museo dedicato alla storia di quell’insediamento dove troverà adeguato spazio anche la figura di Alessandro Malaspina.

Speciale interesse ha incontrato l’idea di organizzare, sia in Lunigiana sia in Patagonia, soggiorni di studenti in storia e scienze politiche.

A Puerto Deseado è stato espresso il desiderio di ricevere un busto o un bassorilievo marmoreo raffigurante Alessandro Malaspina, che dovrebbe essere posto lungo la "passeggiata dei Naviganti". Il Centro di Studi Malaspiniani intende impegnarsi per realizzare tale desiderio. E’ indubitabile che la figura del Navigatore italiano contribuirebbe a rafforzare i tradizionali legami di amicizia che già vincolano Argentina ed Italia.
 

PUBBLICAZIONI RICEVUTE

G. FRANCI – M. LALLAI, Da Luni a Massa Carrara – Pontremoli: il divenire di una Diocesi fra Toscana e Liguria dal IV al XXI secolo, Aedes Muratoriana, Modena, 2000, parte prima, tomi 3.

Questo imponente lavoro si propone di tracciare la storia della diocesi lunense, ed è chiaro che vi compaiono frequentemente nomi di personaggi della famiglia Malaspina, o perché furono vescovi lunensi, o perché contro i vescovi lottarono fieramente per decenni. Il lavoro si presenta assai ordinato e per la ricchezza di bibliografia ed indici diverrà sicuramente un punto di riferimento obbligato per tutti gli storiografi della Lunigiana e territori attigui. Sul vescovo Bernabò Malaspina si veda però, più sotto, L’Angolo del Pedante.

F. LEVA (ed.), Storia delle Campagne oceaniche della R. Marina, Ufficio Storico della Marina Militare, Roma,1992, 4 voll.

L’opera riassume tutti le campagne oceaniche, i viaggi di circumnavigazione e le crociere compiuti da unità della Marina italiana dal 1861 al 1959. Particolare risalto viene dato ai viaggi delle navi Magenta, Principessa Clotilde, VettorPisani, Garibaldi, Governolo, Vedetta, Vespucci, Colombo, Staffetta, Archimede, Europa,Dogali, Umbria, Puglia, Calabria, Elba, Bausan, Caracciolo, Liguria, Marco Polo, Fieramosca, Etruria, Etna, Cavour, Roma, Libia ed altre.

«IL POLO», Rivista trimestrale dell’Istituto Geografico Polare "Silvio Zavatti", anno LV (2000), n. 2-3.

In questo numero della rivista (la quale intende accentuare il proprio interesse nei confronti della difesa delle minoranze etniche) segnaliamo:

Eliana M. VECCHI (ed.), La chiesa romanica di Santa Maria di Vezzano Ligure: un edificio ritrovato, Giornale Storico della Lunigiana, nuova serie, anni XLVI-XLVIII (1995-1997), La Spezia, 2000.

In questo numero monografico vengono pubblicate le relazioni scientifiche degli scavi effettuati nell’importante chiesa di Vezzano.

Luisa ROSSI (ed.), Dora d’Istria. I bagni di mare. Una principessa europea alla scoperta della Riviera, Sagep, Genova, 1998.

Il volume ripropone alcuni scritti sulla Liguria e il Golfo della Spezia di Dora d’Istria, nome d’arte della principessa Elena Ghika, nata a Bucarest nel 1828, primogenita del principe Michele, governatore del principato di Valacchia. Scrittrice colta, instancabile viaggiatrice, pubblicò numerosi lavori di carattere storico e politico sui vari paesi in cui visse, saggi sulla condizione delle donne in Occidente e in Oriente, relazioni di viaggio, studi letterari. Il capitolo sul Golfo della Spezia, con vivaci descrizioni ispirate ai voyages pittoresques, fu scritto nel 1867 e venne pubblicato per la prima volta sulla rivista illustrata Le Tour du Monde, nel 1869.
 

L'ANGOLO DEL PEDANTE


Sarzana, chiesa di San Francesco.
Sepolcro del vescovo Bernabò Malaspina (particolare)

Sul vescovo di Luni Bernabò Malaspina sono state scritte parecchie note, e l’interesse verso questo personaggio è comprensibile: a Sarzana, nella chiesa di San Francesco, si conserva il suo monumento funebre, che è sicuramente una delle migliori sculture medioevali conservate in Lunigiana. E’ tuttavia lamentevole che si continuino a ripetere certi errori che, con un poco di buona volontà, potrebbero essere eliminati. In un recentissimo ed impegnativo volume, per esempio, si ripete ancora una volta che Bernabò era figlio di Corrado Malaspina "l’Antico" e, quindi, appartenente al ramo dello Spino secco.

Ebbene, anche se non si conoscesse il documentato studio di Eliana M. Vecchi, Per la biografia del vescovo Bernabò Malaspina del Terziere (+1338), Studi Lunigianesi, XXII-XXIX (1992-99), Villafranca Lunigiana, 1999, pp. 109-141, nel quale la questione viene chiarita, ogni dubbio potrebbe essere eliminato semplicemente osservando il monumento funebre, nel quale (vedi foto) compare lo Spino fiorito. E’ possibile che nessuno se ne sia mai accorto?

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