Notiziario del Centro

Nuova Serie,  n. 8 –   maggio-giugno 2005

                                              Numero speciale                                    

 

a cura di  Dario Manfredi e Rossana Piccioli

 

 

Mulazzo, 7 maggio 2005: riapertura del Centro di Studi Malaspiniani “Alessandro Malaspina” e inaugurazione dell’ Archivio-Museo dei Malaspina.

 

 


Sabato 7 maggio 2005, a Mulazzo, si è inaugurato l’Archivio-Museo dei Malaspina, ospitato negli spazi appena ristrutturati del Centro di Studi Malaspiniani “Alessandro Malaspina”.

Text Box: La sala del Settecento, dedicata ad Alessandro  Malaspina. Sotto, il momento dell’inaugurazione.

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I lavori, iniziati nel gennaio 2004, prevedevano un impegno totale di 150.000 euro, sostenuti per quasi la metà dall’Unione Europea e per il resto dall’Amministrazione Provinciale di Massa-Carrara, dalla Comunità Montana della Lunigiana e dal GAL. Oggi, completamente rinnovato negli arredi e nella destinazione d’uso degli ambienti, il Centro si presenta assai diverso dal passato.

 

Il nuovo spazio espositivo dell’Archivio-Museo si articola in tre sale adiacenti all’Auditorium. La prima ha per tema “la Lunigiana e i suoi signori”; la seconda  “I Malaspina di Mulazzo e Azzo Giacinto III” e la terza, la più ampia, è dedicata ad “Alessandro Malaspina e il suo tempo”. Quest’ultima accoglie documenti originali, stampe, strumenti di misurazione settecenteschi e cimeli riguardanti il Navigatore. Il progetto scientifico del nuovo spazio museale è stato curato da Dario Manfredi e Rossana Piccioli, la quale ha realizzato anche l’allestimento espositivo.

La rinnovata struttura culturale, costituita dal Centro di Studi Malaspiniani e dal nuovo Archivio-Museo dei Malaspina, è fra le maggiori e più avanzate della Lunigiana, anche dal punto di vista dei sistemi di monitoraggio e sicurezza degli ambienti e costituisce un punto di riferimento per gli studiosi di Alessandro Malaspina e, più in generale, della sua antica casata.

Nel 2003 la nuova amministrazione comunale di Mulazzo, accogliendo le considerazioni di Dario Manfredi, convenne sulla necessità di creare, accanto al già avviato Centro di Studi, degli spazi destinati a un pubblico più ampio, anche di non specialisti. Deliberò, quindi, di dar vita a un “archivio-museo” e il progetto si è oggi tradotto in realtà: la mattina del 7 maggio il Sindaco di Mulazzo, Sandro Donati, ha presieduto la cerimonia del taglio del nastro, siglando così l’apertura ufficiale della rinnovata istituzione culturale. La Filarmonica “S. Cecilia” di Bagnone, sottolineava il momento con le note dell’inno nazionale.

La manifestazione ha visto la partecipazione di un folto pubblico; numerose le presenze di amici e studiosi spagnoli, peruviani, francesi e canadesi. Nell’ auditorium del Centro hanno portato i saluti, oltre al sindaco, gli esponenti degli enti locali che hanno contribuito alla realizzazione del progetto.

Era presente anche il marchese Vieri Torrigiani Malaspina, il quale, recando il saluto del suo casato, ha manifestato la speranza che il Centro di Mulazzo possa divenire l’archivio di raccolta e di conservazione dei documenti riguardanti i due rami dei Malaspina. Dario Manfredi, nel prender atto con gratitudine dell’augurio, ha sottolineato che questa struttura ha potuto essere realizzata grazie anche al concreto contributo di privati, primi fra i quali le famiglie Mengoli e Rosi, il prof. Franco Bonatti ed altri che preferiscono non render nota la loro identità, i quali auspicano che a Mulazzo si crei una vera Domus Malaspiniana, custode delle memorie di questa illustre famiglia.

Ha chiuso la serie di interventi della mattinata Rossana Piccioli, co-direttrice del Centro, illustrando i criteri museologici adottati nell’allestimento dell’Archivio-Museo, sulla linea degli indirizzi tecnico-scientifici dettati dagli standard museali. Subito dopo il pubblico ha potuto visitare le sale espositive e la rinnovata Biblioteca del Centro.

Durante la sessione pomeridiana, presieduta dall’ambasciatore Bernardino Osio, Segretario generale dell’Unìon Latine di Parigi, hanno preso la parola studiosi ed esponenti delle istituzioni culturali che si occupano di Alessandro Malaspina. John Black, del Malaspina University College di Nanaimo (B.C.) ha ricordato i legami fra le due istituzioni e ha invitato la direzione del Centro all’ inaugurazione dell’Alexandre Malaspina Researche Centre, che si terrà a Nanaimo in giugno. Il peruviano Jorge Ortiz Sotelo ha recato il saluto dell’Associazione di Storia Marittima e Navale “Thalassa”, di cui è segretario, quindi, a titolo personale, ha donato al Centro due monete peruviane coniate al tempo di Alessandro Malaspina e un esemplare dell’edizione anastatica del “Mercurio Peruano”, rarissimo settimanale che si pubblicava a Lima alla fine del Settecento e che aveva fra i propri sottoscrittori anche Alessandro Malaspina.

Mercedes Palau, della Real Accademia Hispano-Americana, ha donato alla biblioteca del Centro alcuni volumi sulla cartografia americana.  Il compositore italoamericano José Luis Greco ha donato lo spartito di una sua composizione, ancora inedita, ispirata alla Spedizione Malaspina. Blanca Sáiz ha recato il saluto della Hakluyt Society di Londra (che ha recentemente pubblicato la traduzione inglese del viaggio di Malaspina) e ha donato al Centro due preziose miniature napoleoniche firmate da Paul Delaroche.

Al termine delle relazioni è stato presentato al pubblico il CD-rom multimediale “Alessandro Malaspina. Il Tempo, i Luoghi, la Vita, realizzato da Rossana Piccioli.

La manifestazione si è chiusa con le parole di Dario Manfredi: «Non è stato facile allestire un museo in meno di 70 mq; se avessimo avuto uno spazio più ampio avremmo tolto dai raccoglitori e dalle cassette di sicurezza molti altri materiali meritevoli di essere esposti;Text Box: John Black, direttore dell’Alexandre Malaspina Research Centre di Nanaimo (Canada). ma spero che nel futuro si riesca a trovare una soluzione anche a questo problema. Per ora, non possiamo che essere assai soddisfatti della giornata: tutti i presenti hanno lodato il nuovo Archivio-Museo.

La presenza di studiosi dai paesi dell’Unione Europea e dalle Americhe giunti a proprie spese a Mulazzo, compensa abbondantemente la scarsa partecipazione locale, anche se è sconsolante notare che la Lunigiana appare sempre più tendere verso un provincialismo che non può portare lontano, e meno che mai nell’attuale era della globalizzazione».

 

Nanaimo (B. C., Canada), 23 giugno 2005: Inanugurazione del nuovo Alexandre Malaspina Researche Centre.


 

Il 23 giugno a Nanaimo (B. C., Canada), nella sede del Malaspina University College, è stato ufficialmente inaugurato l’Alexandre Malaspina Research Centre, che si propone di realizzare ricerche interdisciplinari sulla vita e sulle opere di Alessandro Malaspina, di tradurre in inglese i suoi lavori e di contribuire alla valorizzazione di questo importante personaggio.

La breve ma toccante cerimonia è stata introdotta da John Black, direttore del Centro. Quindi Ellen White e una sua collega,  appartenenti alla tribù Snuneymux, hanno intonato un canto propiziatorio di pace e prosperità. In seguito hanno preso la parola Richard Johnston, presidente dell’Università, Don Hubbard, Chair of the Board della medesima, e Dario Manfredi. Quest’ultimo, nel portare il saluto del Centro di Studi Malaspiniani di Mulazzo, ha donato alla biblioteca del nuovo Centro “fratello” una raccolta di volumi malaspiniani editi in Italia e in Spagna.

Text Box: Alex e Doris Malaspina inaugurano l’Alexandre Malaspina Research Centre di Nanaimo.

 

 

 

Alex Malaspina, ospite d’onore, ha concluso la serie degli interventi e poi, con la signora Doris, ha tagliato il nastro della sede del nuovo Centro, fra gli applausi di tutti i presenti.

La partecipazione di alcuni studiosi canadesi, fra cui Robin Inglis, Barry Gough, John Crosse, Nick Doe, Ana María Donat, ha permesso un utile scambio di idee sui futuri progetti di studio.

 

Centro di Studi Malaspiniani “Alessandro Malaspina” – Mulazzo , Massa-Carrara, Italia

csmalaspiniani@interfree.it