Notiziario del Centro

Nuova Serie,  n. 5 –  5 settembre 2003

a cura di  Dario Manfredi

 

 

Notizie da Mulazzo

 

ª Montereggio, 9 agosto 2003. Nella chiesa di Sant’Apollinare si è tenuta l’annunciata Giornata di Studi sul tema:

«La tradizione del “Maggio” nell’Appennino tosco-ligure-emiliano.

Storia, significati ed attualità di un rituale popolare»

Interventi di Fabio Baroni (Museo del Territorio, Casola Lunigiana, Massa), Giorgio “Getto” Viarengo (Etnografo, studioso del Territorio, Leivi, Chiavari), Umberto Bertolini (Centro di Documentazione per la Tradizione Orale “G. VenturellI”, Piazza al Serchio, Lucca), Pier Giorgio Lenzi (Studioso delle Tradizione Popolari, Lucca).

Ha presieduto i lavori Rossana Piccioli, del Centro di Studi Malaspiniani. 

 

ª  Mulazzo, 11 agosto 2003. L’Agenzia “Sviluppo Italia Toscana” ha promosso un incontro al quale hanno partecipato, oltre al Centro di Studi Malaspiniani, anche i Comuni di Massa, di Mulazzo e il Centro Internazionale d’Arte e Cultura di Castevoli (Mulazzo), volto a verificare la possibilità di far dichiarare dallo Stato il 2004 come “Anno Malaspiniano”. Nel 2004, infatti, ricorrerà il  250° anniversario della nascita di Alessandro Malaspina; è auspicabile che governo, regione ed enti locali reperiscano risorse sufficienti per celebrare degnamente la ricorrenza, d’intesa con i paesi europei e americani più interessati a valorizzare l’opera del Navigatore.

 

Notizie dal mondo

 

ª Toscana, 2003. La Regione Toscana ha promosso una serie di manifestazioni per celebrare l’”Anno Vespucciano”. Rammentiamo che il 1503 fu anno cruciale nella vita di Amerigo Vespucci. Mostre bibliografiche e convegni storici saranno organizzati in varie località della regione.

 

ª Fivizzano, 13 agosto 2003. Nel quadro delle manifestazioni vespucciane il Museo della Stampa “Jacopo da Fivizzano ha organizzato un’interessante giornata:

-           il prof. Marco Conti ha presentato il proprio opuscolo Amerigo Vespucci, il navigatore fiorentino, Pisa, CLD;

-       il prof. Loris Jacopo Bononi ha illustrato l’opera degli editori Maucci, i quali, emigrati da Parana (comune di Mulazzo), fondarono importanti case editoriali a Barcellona, Buenos Aires e Ciudad de México.

Una mostra bibliografica sui fratelli Maucci rimarrà aperta, nella sede del Museo della Stampa (Palazzo Fantoni-Bononi, Fivizzano), fino al 31 dicembre 2003.

 

Attività del Centro Studi Malaspina                                                        


ª Dal  5 agosto 2003 nell’auditorium del Centro di Studi Malaspiniani è visitabile l’esposizione «Loris Nelson Ricci ed Alessandro Malaspina»; il pubblico potrà ammirare due prototipi di scultura ed i relativi studi preparatori ad olio. La scultura in bronzo Don Quijote (foto accanto), in particolare, suscita grande apprezzamento. Come si sa, Alessandro Malaspina fu attento lettore dell’opera di Cervantes, sulla quale scrisse anche un breve saggio, tuttora inedito.

 

 

 

ª Il 15 novembre, nel quadro delle manifestazioni vespucciane sopra citate, avrà luogo un Seminario sul tema Viaggiatori toscani nelle Americhe cui prenderanno parte studiosi, geografi e docenti di diverse Università. Si parlerà di Amerigo Vespucci, naturalmente, ma anche di altri viaggiatori fra i quali Giovanni da Verrazzano, Alessandro Malaspina, Filippo Mazzei, Adamo Lucchesi, Paolo Mantegazza (il quale, benché lombardo di nascita, può essere considerato toscano di elezione).

Nello stessa occasione, il Centro di Studi Malaspiniani organizzerà dall’1 al 16  novembre,  una piccola esposizione di carte e antichi libri di viaggio.

 

Notizie d’archivio

 

ª Il dr. Nicolò Tassoni Estense ha rintracciato nell’archivio di famiglia una lettera di L. Beer, governatore di Benevento nel 1810, a Giulio Cesare Tassoni Estense, che all’epoca era ambasciatore del Regno d’Italia presso il Regno di Napoli, e la minuta della risposta. Questi documenti, che riguardano l’eredità di Alessandro Malaspina, gettano ulteriore luce sulla profonda amicizia che unì il Diplomatico ed il Navigatore.

I testi delle lettere – per gentile concessione del proprietario - sono a disposizione degli studiosi, che potranno farne richiesta al Centro di Studi Malaspiniani.

 

Pietre che vanno …

       … libri che vengono…                        

Il frammento architettonico qui fotografato è tutto quanto rimane della fase cinquecentesca del Palazzo Malaspina. Esso era depositato nella sede del Centro da oltre dieci anni. La proprietaria ha ritenuto opportuno reclamarlo e la pietra le è stata consegnata il giorno 20 agosto.

 

Il dr. Alexandre Giuntini, discendente per parte materna dei Malaspina nobili di Corsica, avendo apprezzato quanto stiamo facendo per valorizzare il nome del casato Malaspina, ha voluto offrirci una concreta prova della sua amicizia inviandoci un generoso contributo, finalizzato all’accrescimento del patrimonio culturale del Centro “Alessandro Malaspina”. Con tale somma sono stati acquistati alcuni rari ed antichi volumi scritti da membri della Famiglia, ad essi dedicati o comunque connessi. Si tratta delle seguenti opere:

 

-       Leonardo Malaspina di Castel dell’Aquila: Leonardi Malaespinae in epistolas M. Tullii Ciceronis ad Atticum, Brutum et Q. Fratrem emendationes, ac suspiciones, Index rerum & verborum, Venezia, G.B. Somasco, 1563.

 

-       Alberico Cybo Malaspina: Statuta Carraria. Lucca, Vincenzo Busdrachi, 1574.

 

-     Tomaso Porcacchi: Historia dell’origine et successione dell’illustrssima famiglia Malaspina, Descritta da… da Castiglione Aretino, et Mandata in luce da Aurora Bianca d’Este sua consorte. Verona, Girolamo Discepolo & Fratelli, 1585.

 

-       Pier Luigi Malaspina di Mulazzo: Vita della Serva di Dio Suor Maria Margherita Diomira del Verbo Incarnato, Religiosa nel Veneranil Convento delle Vergini Stabilite nella Carità di Giesù BuonPastore, della Città di Firenze, Dedicata alla Seremissima Violante Beatrice di Baviera Principessa di Toscana, da Pierluigi Malaspina de’ Chierici Regol., Vescovo di Massa, e Populonia. Firenze, PietrìAntonio Brigonci, 1703.

 

-       Azzolino Malaspina di Fosdinovo: Le Favole di Fedro Tradotte in Verbo Toscano. Napoli, Stamperia Simoniana, 1765.

 

 

Pubblicazioni ricevute dalla Biblioteca del Centro

 

Catherine Poupeney Hart e Albino Chacón Gutiérrez (eds.), El discurso colonial: construcción de una diferencia americana, Heredia (Costa Rica), Euna, 2002, 358 pp.

Con contributi di: B. Lavallé, S. Zerillo, B. González Stephan, F. del Pino- Díaz, L. Fossa, C. Gélinas, S. Dépatie, M. Lienhard, A. Chacón Gutiérrez, L.  Bolaños, F. Rodríguez Cascante, C. Poupéney Hart, F. Albizúrez Palma, ç. Mémdez.

 
 

Catherine Poupeney Hart, “Peregrinación por los mares del Norte, o la vindicación del criollo (Juan Francisco de la Bodega y Quadra, 1775)”, Colonial Latin American Review, vol. 11, n. 1, 2002, pp. 109 -122.

L’autrice ci offre un ulteriore saggio di quante notizie e spunti (anche psicologici) possano trarsi da documenti apparentemente “asettici” come le relazioni di viaggio. Ma, per riuscirci, occorre abbandonare la visione agiografica fin qui imperante.

 

Luciano Bertocchi, Gli stucchi della chiesa di San Francesco in Pontremoli, Pontremoli,   Opera della Parrocchia dei S.S. Giovanni e Colombano, 2003, 54 pp.

Ottimo opuscolo, degnamente illustrato, che mette in luce, fra altri artisti, la famiglia dei Portogalli; costoro ornarono di pregevoli stucchi anche il palazzo abitato da Luigi Malaspina di Mulazzo.

 

Carlo Sforza, Italia e Francia di domani, Roma, Edizioni Roma, 1944, 38 pp.

La lettura di questo raro opuscolo dello Sforza rimane piacevolissima, anche a sessant’anni da quando fu dettato. La guerra non era ancora terminata ma già vi era qualcuno che sapeva pensare in termini europeisti.

 

Riviste :

 

 Cultural. 4 de enero de 2003.

          Questo supplemento culturale settimanale del quotidiano spagnolo “ABC” contiene alcuni articoli dedicati alle spedizioni scientifiche del Settecento. L’articolo dedicato a Malaspina è firmato da Juan Pimentel. Nella “finestra” dedicata ai siti internet che si occupano dei navigatori si legge, a proposito di Malaspina, che «la mejor página dedicada a Alejandro Malaspina ha sido creada en Italia por el Centro Malaspina, Imprescindible».

 

 

 

 

                   L’Angolo del Pedante

 

 

….A proposito del feudo e del palazzo-castello di Castagnetoli (Comune di Mulazzo).

Nel volume di Nicola Gallo, Guida storico-architettonica dei castelli di Lunigiana, Massa, Istituto valorizzazione Castelli, 2002, si ripete (a p. 353) quanto fu scritto da E. Repetti, ovvero che «nella

metà del secolo XVIII Castagnetoli si trova nelle mani dei Malaspina di Castevoli, per poi ritornare, dopo l’estinzione di questo ramo malaspiniano, nel 1757, in proprietà dei Malaspina di Mulazzo».

E’ raro incontrare tante sciocchezze in così poche righe. Infatti:

 

1)    Castagnetoli mai appartenne ai Malaspina di Castevoli;

2)  Comunque, il ramo malaspiniano di Castevoli non si è affatto estinto (faccia scongiuri – se leggerà questo libro - il prof. Roberto Malaspina di Villafranca -Castevoli…);

3) Castagnetoli appartenne ai principi Corsini dal secolo XVI fino alla dissoluzione del feudalesimo.

 

Sarebbe stato sufficiente leggere il Branchi (vol. II, p. 446) per apprendere che nel 1769 il feudatario Bartolomeo Corsini ricavò da Castagnetoli scudi 494 e, per la gestione del feudo, ne spese 270. Ma Repetti merita indulgenza, poiché pubblicò il suo Dizionario… della Toscana prima che fosse stampata l’opera del Branchi. Ma oggi - siamo nel secolo XXI – merita indulgenza chi ripete (e chi sponsorizza) queste cose?

 

 

Centro di Studi Malaspiniani “Alessandro Malaspina” – Mulazzo (MS)

                            

www.centrostudimalaspiniani.it



 

csmalaspiniani@interfree.it


Return to AMRC Homepage                          Return to Notiziari                             English Translation