Il marchese ALESSANDRO MALASPINA

Note biografiche di Giovanni Bertelè

[ in: Pompeo Litta, Famiglie celebri italiane, XIII Malaspina, Tavola 8, stampata nel 1852 ]

« Nato in Mulazzo nel 1754, 5 novembre. La relazione, che aveva suo prozio il Fogliani [1] vicerè di Sicilia colla corte di Madrid, gli agevolarono la via a percorrere una carriera luminosa in Spagna, ove nel 1775 entrò nella marina.

Talento sommo, cognizioni molto estese di scienze esatte, bellissimo della persona, e un cognome illustre, presto gli procurarono la stima e la benevolenza della casa reale e de’ ministri.

Nel 1786 si trattò di armare alcuni bastimenti per una scientifica spedizione marittima. Si posero gli occhi sul Malaspina, che ne fu nominato comandante. Salpò da Cadice nel 1789, 30 luglio.

Le coste dell’America settentrionale furono oggetto delle prime sue investigazioni, nonché le ricerche da quella parte del mare Atlantico. Nel 1792 era alle Filippine e sulle coste della China. Navigò successivamente alla nuova Guinea, visitò la nuova Zelanda, la nuova Olanda, approdò alle isole Babau non ancora visitate. Nel 1793 era a Lima, e riconoscendo la Terra del Fuoco, la costa de’ Patagoni, le Maluine, nel 1794, 21 settembre rientrò in Cadice.

La botanica, la litologia, l’idrologia furono da questo viaggio copiosamente arricchite. Moltissime esperienze di fisica egli adunò ripetute ne’ due emisferj a diverse latitudini, e moltissime cognizioni raccolse intorno ai popoli sconosciuti. Visitando tante tribù, non v’ebbe una sola vittima, perché il Malaspina uomo di sentimenti umani, viaggiava per propagare la civilizzazione tra selvaggi, e per raccogliere cognizioni; e ne’ casi difficili, in cui si trovò, mise sempre in pratica mezzi prudenti, per cui fu ben accolto e ben trattato. Era caso nuovo il non adoperare cannone. Il ritorno di quest’uomo alla Corte, fu sommamente festeggiato, e il Malaspina diventò l’uomo del giorno.

Era in quel tempo tiranno della Corte di Spagna il principe della Pace [2], del qual era perdutamente innamorata la regina Luigia moglie del re Carlo IV. Costei però da qualche tempo nauseata delle feroci insolenze dell’amante, pensava al modo migliore di svincolarsene. La marchesa di Mattaliano era confidente della regina. Ne’ frequenti loro discorsi, si venne facilmente al caso importante del ministro, e la marchesa coltivando l’odio che aveva concepito contro il ministro, dichiarò che nessuno meglio di Alessandro Malaspina poteva in que’ giorni far balzare il ministro, mentre per il segnalati servigi resi nel suo giro del mondo, era uomo molto ben accetto alla popolazione. Qui poi s’immischiano le solite cose d’amore, dicendosi che la marchesa aveva il cuore impegnato al celebre navigatore. La regina domandò allora, che il Malaspina stendesse un nuovo piano di ministero. Egli vi si rifiutava, ma finalmente vi accondiscese, dicendo però che egli sarebbe stato sacrificato, perché la regina non aveva bastante fermezza. Il principe della Pace avveduto e sempre vigilante, s’accorse di una trama, e un dì entrato nella camera della regina, le chiese spiegazione delle vociferazioni, ma accortosi che aveva in seno una carta, gliela strappò, e veduta la mano del Malaspina, accadde tal fatto di violenza, che le guance della regina si fecero ad un tratto molto rubiconde. Sdegnando il principe della Pace, si rivolse al re, cui dipinse il Malaspina siccome eretico, trovando fino nelle relazioni scientifiche de’ suoi viaggi opinioni in fisica, che tale lo accusavano. Lo disse tinto delle opinioni nuove, che allora si propagavano dalla repubblica di Francia, lo disse appartenente alla setta de’ Franchi Muratori, e queste due circostanze erano vere.. Fu quindi rinchiuso nel castello della Corogna, ove rimase parecchi anni.

Quando nel 1802 fu istituita la Repubblica Italiana, i comizj di Lione ne nominarono Napoleone in Presidente, e il conte Melzi ne fu vicepresidente. Melzi figlio d’una spagnuola D’Eril e fratello di una Palafox [3] a Saragozza, era in grande intimità col Malaspina, che aveva conosciuto a Madrid, e con cui divideva le opinioni politiche.

Fu prima sua cura chiedere la mediazione di Napoleone per la liberazione dell’amico. Non si poteva troppo facilmente negare a Napoleone la grazia, e così il Malaspina fu liberato e si recò a Milano. Gli fu offerto dal vice-presidente Melzi il ministero della guerra della repubblica italiana, ma egli preferì di ritirarsi a casa sua nella Lunigiana, e domiciliatosi in Pontremoli, quivi morì nel 1809, 9 aprile. »

__________

Note di G.B.

(1) Giovanni Fogliani Sforza d’Aragona, viceré dal 1755 al 1773, fratello di Pannina Fogliani, trisavola di Alessandro Malaspina.

(2) Godoy.

(3) nata Melzi d’Eril, coniugata Palafox, e madre di José Palafox, eroe della resistenza spagnola ai francesi, poi duca di Saragozza.

[ in: Dizionario Enciclopedico Treccani, VII, pag. 289 ]

Alessandro Malaspina era italiano (nato e morto in Lunigiana, 1754-1810) ultimo marchese di Mulazzo, ramo che con lui si estinse. Era discendente diretto di quel Corrado Malaspina - ricordato da Dante nella Divina Commedia (Purg. VIII, 119) - che aveva salvato la vita all’imperatore Federico II nella battaglia di Vittoria (1248) e ne aveva sposato la figlia Costanza.

Entrò giovane nella marina spagnola e vi raggiunse rapidamente alti gradi. Fu a capo di una spedizione scientifica intorno al mondo, durata cinque anni, durante la quale fece importanti esplorazioni e rilevamenti scientifici, geologici, botanici, che furono riportati in 94 carte geografiche, e che sono ancora oggi in gran parte inediti. Diede il suo nome - tuttora conservato - al grande ghiacciaio sul monte Elia in Alaska. Al suo ritorno venne imprigionato, e rimase in carcere per molti anni, per volontà del primo ministro Godoy, perché era di idee progressiste e simpatizzante per la rivoluzione francese.

→ [ Nota di Giovanni Bertelè]

La Regia Marina italiana aveva varato prima dell’ultima guerra un sommergibile col nome di ‘Alessandro Malaspina’. Madrina ne era stata Sofia, moglie di Azzolino Malaspina, fratello di mia madre.

Nota bibliografica

Segnalo una importante pubblicazione che non ho trovato in internet :

- Bona, Emma – Alessandro Malaspina: sue navigazioni ed esplorazioni, prefazione di Giotto Dainelli, Roma, Istituto grafico Tiberino, 1935, 305 pag, 13 tav., 8 carte geografiche.

e l’ultima di cui sono a conoscenza

- The Malaspina Expedition 1789-1794, Journal of the Voyage by Alejandro Malaspina, Volume II : Panama to the Philippines, Edited by Andrew David, Felipe Fernández-Armesto, Carlos Novi and Glyndwr Williams, Hakluyt Society, Third Series: 11. ISBN 0 904180 81 6 March 2004,, 532 pages

“Among the voyages of exploration and surveying in the late 18th century, that of Alejandro Malaspina best represents the high ideals and scientific interests of the Enlightenment. This volume contains Malaspina's diario or journal, newly translated into English and with commentary, covering the period from December 15, 1790 to November 15, 1792 when he visited the Pacific coasts of Central and North America, as far north as Alaska, before crossing the ocean to the Philippines.”

Updated: June 15, 2018