Notiziario del Centro

Nuova Serie,  n. 4 –  7 agosto 2003

     Redatto da  Dario Manfredi

Notizie da Mulazzo

ª Nello scorso mese di maggio il nostro Centro è stato visitato dal prof. John Black del Alexander Malaspina Research Centre di Nanaimo (British Columbia, Canada), il quale ha recato una lettera di saluto del Rettore della Malaspina University. In Canada si guarda al Centro di Studi Malaspiniani di Mulazzo come al naturale interlocutore per qualsiasi manifestazione malaspiniana di respiro internazionale. Dopo il saluto del sindaco di Mulazzo, il direttore del Centro ha donato al prof. Black una medaglia raffigurante Alessandro Malaspina, quale riconoscimento per l’appassionata collaborazione stabilitasi da molti anni fra le due istituzioni. Con l’occasione sono stati affrontati anche alcuni aspetti organizzativi, volti a migliorare la collaborazione fra il Centro di Studi Malaspiniani ed il Alexander Malaspina Research Centre, anche in preparazione delle celebrazioni malaspiniane del 2004 (250° anniversario della nascita del Navigatore).

ª Dall’1 al 4 agosto, nella sede del Centro di Studi Malaspiniani, lo scultore Loris Nelson Ricci ha esposto due opere ispirate all’opera di Alessandro Malaspina: un Don Quijote a cavallo, realizzato in bronzo, ed il prototipo di un monumento marmoreo, raffigurante la Descubierta fendente le onde.

Notizie dal mondo

ª MADRID. Il 20 maggio, nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura, Dario Manfredi e Blanca Sáiz hanno presentato il libro di Enzo Rangognini L’Istitutore Aragonese. Il volume contiene non soltanto molte lettere del gesuita Ramón Ximénez, che fu istitutore di Fabio Ala Ponzone, l’ufficiale lombardo che partecipò alla Spedizione Malaspina, ma anche due lettere dello stesso Malaspina, rimaste finora inedite e sconosciute. Tali materiali si trovano nell’Archivio di Stato di Cremona, Fondo Ala-Cattaneo. Non è improbabile che una sistematica ricerca in tale fondo permetta di rintracciare altri documenti di interesse malaspiniano.

Attività del Centro Malaspina

E’ in rete la genealogia della famiglia Malaspina

Il nostro Centro ha offerto la propria collaborazione alla meritoria fatica di Davide Shamà e di Andrea Dominici Battelli, i quali stanno mettendo in rete le genealogie di molte dinastie (feudali e non feudali, importanti e meno importanti) italiane. Da qualche settimana sono im rete le genealogie di tutti i rami malaspiniani (Spino Secco e Spino Fiorito) sia della Lunigiana che degli altri territori feudali siti a nord dell’Appennino.

Tali genealogie, sono consultabili in www.sardimpex.com.

Abbiamo inteso continuare l’opera del Litta e del Branchi, correggendo però i numerosi errori di questi due genealogisti dell’Ottocento. Non possiamo escludere che qualche imprecisione permanga, ma confidiamo di poterle eliminare, se avremo l’aiuto di quanti fra i lettori dispongano di nuovi dati, purché siano sicuri e documentabili.

Osserviamo, infine, che i malaspinisti potranno incontrare notizie utili anche su molte famiglie imparentate con i Malaspina di Mulazzo (per esempio, i Meli Lupi ed i Fogliani Sforza) o che, in qualche modo, ebbero a che fare con Alessandro Malaspina (i principi di Masserano, i Notarbartolo di Villarosa, i Tassoni Estense…

Un convegno sul “Maggio”

Dietro invito del Centro Studi Montereggio-Lunigiana, e con il supporto logistico della “Pro Loco” di Montereggio, abbiamo organizzato, per sabato 9 agosto, nell’antica chiesa di S. Apollinare, un convegno sulla tradizione del “Maggio” nell’Appennino tosco-ligure-emiliano. Storia, significati ed attualità di questo rituale popolare saranno esaminati e discussi da alcuni esperti di folklore: Fabio Baroni, Giorgio Viarengo, Umberto Bertolini e Pier Giorgio Lenzi.

Pubblicazioni ricevute

In questi mesi la biblioteca del Centro si è arricchita di molti interessanti volumi, grazie alla generosità di istituzioni ed amici, che qui vogliamo menzionare: Luciano Bertocchi, John Black (Alexander Malaspina Research Centre), Comune di Carrara, Andrés Galera (Consejo Superior de Investigaciones Científicas), Fundación Jorge Juan, Lola Higueras (Museo Naval de Madrid), Mercedes Palau, Provincia di Massa-Carrara, Loris N. Ricci (Centro Internazionale d’Arte e Cultura), Blanca Sáiz, José de la Sota,  

Segnaliamo alcune opere:

ª J. Pimentel, Viajeros científicos. Tres grandes expediciones al nuevo mundo, Madrid, Nivola, 2001.

In questo primo anello della collana divulgativa “Novatores” sono illustrate le spedizioni di Jorge Juan (pp. 23-64), José Celestino Mutis (pp. 64-102) ed Alessandro Malaspina (pp. 103-136). Di quest’ultimo personaggio, Pimentel sfoggia  ancora una volta la sua consueta conoscenza: è preciso, documentato e le sue pagine sono dense di notizie, riguardanti anche le fasi cosiddette “minori”. Dev’essere segnalata una sola svista: Il Navigatore fu scarcerato prima che terminasse l’anno 1802: nel marzo 1803 ritornò in Italia.

ª AA.VV., .La armonía natural. La naturaleza en la expedición marítima de Malaspina y Bustamante (1789-1794), Madrid, Real Jardín Botánico et. Al., 2001.

E’ il catalogo dei fondi documentari, relativi alla Spedizione Malaspina, che si conservano nel Giardino Botanico di Madrid. Il quadro storico in cui fu realizzata la spedizione, nonché altri aspetti spefici della medesima sono analizzati, con la consueta competenza, da M.A. Puig-Samper, J. Pimentel, A. Galera, F. Muñoz Garmendia ed altri. Vi sono riprodotte anche tutte le tavole botaniche prodotte dai pittori Lindo, Guío, Pozo, Pulgar ed altri, rimasti anonimi.

ª E. La Parra, Manuel Godoy. La aventura del poder,   Barcelona, Tusquets, 2002.

Finalmente è stato stampato il libro che da anni attendevamo; un volume nel quale la questione dell’arresto di Malaspina viene trattata correttamente, senza ricorrere ai consueti luoghi comuni. L’autore dimostra chiaramente che fu Godoy a cospirare contro l’ingenuo ufficiale, e non viceversa.

ª AA.VV., Marinos cartógrafos españoles,   Madrid, Prosegur, 2002.

A questo volume hanno collaborato alcuni studiosi il cui nome è ben noto ai malaspinisti: María Dolores Higueras, Francisco José González, Luisa Martín-Merás (su Felipe Bauzá), Manuel Lucena Giraldo. Fernando Silió Cervera si occupa della celeberrima mappa di Juan de la Cosa, conservata nel Museo Naval de Madrid.

ª D. Hayes, Historical Atlas of thee North Pacific Ocean. Maps of Discovery and Scientific Exploration 1500-2000,  Vancouver-Toronto, Douglas & McIntyre, 2001.

Scorrendo le illustrazioni di questo bel volume si constata con sorpresa che, per migliorare la cartografia della costa americana del nord-ovest tracciata dagli ufficiali della Spedizione Malaspina, abbiamo dovuto attendere le immagini satellitari…

ª J. Murillo Rubiera, El pensamiento en la época de Jorge Juan, Madrid, Fundación Jorge Juan, 2003.

          E’ il testo di una conferenza pronunciata nella sede madrilena della fondazione “Jorge Juan”.

ª S.M. Ramírez Martín, La salud del Imperio. La Real Expedición Filantrópica de la Vacuna,  Madrid, Fundación Jorge Juan, 2002.

Finalmente un corposo volume (260 pp.) sulla spedizione più utile e meno studiata del secolo XIX. Fu quella diretta da Francisco Xavier Balmis y Berenguer con l’obiettivo di intridurre in America l’uso della vaccinazione.

ª A. González Bueno, Antonio José Cavanilles (1745-1804). La pasión por la Ciencia, Madrid, Fundación Jorge Juan, 2002.

In un ricco volume (455 pp.) dedicato ad un naturalista del Settecento non potevano mancare frequenti riferimenti ai lavori eseguiti da Louis Née e da Thadaus Haenke, oltre che dal comandante della spedizione alla quale parteciparono: Alessandro Malaspina.

ª M.A. Puig-Samper, R. Ruiz, A. Galera (eds.), Evolucionismo y Cultura. Darwinismo en Europa e Iberoamérica,  Junta de Extremadura, Universidad Nacional Autónoma de Mèxico, Edicciones Doce Calles, 2002, .

ª A.L. Hoover (ed.), Nuu-Chah-Nulth Voices, Histories, Onjects & Journeys, Victoria, Royal British Columbia Museum, 2000.

Il folklore e l’etnografia degli indigeni della costa nord-occidentale sono illustrati, in parte almeno, dagli indigeni stessi, che hanno ormai recuperato il senso e la dignità della loro cultura. 

ª Atti del convegno di studi «Signori e popolo di Fosdinovo nel basso medioevo», “Memorie della Accademia Lunigianese di Scienze Giovanni Capellni”, LXXII (2002).

Il convegno fu celebrato in ricordo degli ottocento anni di vita della comunità di Fosdinovo. Segnaliamo: M. Nobili, I Vescovi di Luni e i Signori, i castellani ed il Popolo di Fosdinovo, pp. 11-22.

ª R. Musetti, I Fabbricotti: il volto di una dinastia del marmo tra Settecento e Novecento a Carrara, Massa, Provincia di Massa-Carrara, 2003, 2 voll. 

Osserviamo con sorpresa che nella biografia di Carlo Andrea Fabbricotti non vi è alcun cenno alla sua passione archeologica, che lo condusse a raccogliere migliaia di reperti provenienti dalla città romana di Luni. Tali reperti oggi appartengono al Museo Archeologico della Spezia.

ª L. e D. Ducci, Marco Antonio Federici e il giacobinismo alla Spezia, Sarzana, Zappa, 2002.

ª S. Ragonesi, Cristoforo Arduino Terzi, Un vescovo apuano tra fascismo, guerra civile e dopoguerra, Carrara, Comune di Carrara, 2003:

ª E. Carli, Loris Nelson Ricci. Civiltà d’Europa e del Mediterraneo, Castevoli, Centro Internazionale d’Arte e Cultura, 1991.

 Riviste

ª “Derroteros de la Mar del Sur”, Lima-Mulazzo-Paris, X (2002).

Con questo numero la rivista giunge puntualmente al suo decimo anno di vita, Dobbiamo confessare che, dieci anni or sono,  nessuno tra i fondatori ci sperava. Ma dobbiamo anche dire che il merito deve essere attribuito essenzialmente al costante impegno profuso da Jorge Ortiz Sotelo. Grazie al suo dinamismo, ora la rivista può essere consultata anche in rete, al sito http://derroteros.perucultural.org.pe 

Fra gli articoli di questo fascicolo segnaliamo: W. Iain Mackay, De Bucareli, Bodega, Mackay, Martínez, y Makweena (pp. 119-128).

ª “Revista del Instituto de estudios Histórico-Marítimos del Perú”, Lima, XX (2000).

          Raccoglie soprattutto prolusioni pronunciate da membri dell’Istituto.

ª “Il Polo. Rivista trimestrale dell’Istituto Geografico Polare Silvio Zavatti”, Fermo, LVIII (2003), n. 1.

Questo fascicolo è dedicato a ricordare la spedizione in Groenlandia realizzata dall’esploratore Silvio Zavatti nel 1963.

ª “La Berio. Rivista semestrale di storia locale e di informazioni bibliografiche”, Genova, XLIII (2003), n. 1.

Contiene un articolo sulla “Biblioteca Colombiana”, donata alla città di Genova dal senatore a vita prof. Paolo Emilio Taviani.

ª “Archivo Español de Arqueología”, Madrid, LXXV (2002), n. 185-186.

Segnaliamo lo studio di G. Delibes de Castro e M.A. Rojo Guerra, Reflexiones culturales del polimorfismo megalítico en la Lora burgalesa, pp. 21-35.

ª “Archivo Español de Arte”, Madrid, LXXV (2002), n. 300.

Segnaliamo: F. Marías e F. Pereda, Petrus Hispanus en Urbino y el bastón del Gonfaloniere: El problema Pedro Berruguete en Italia y la historiografía española.

          A proposito del Berruguete, vogliamo ricordare che proprio a questo pittore fu attribuito, anni or sono, un ritratto di Colombo (forse il più veritiero fra quanti se ne conoscono). Tale dipinto non fu acquistato dalla città di Genova per incuria di chi avrebbe dovuto tutelare il patrimonio storico-artistico della città.

ª “La Casana”, Genova, XIV (2003), n. 1.

Segnaliamo un articolo dedicato al premio letterario “Bancarella”, nato oltre cinquanta anni or sono a Mulazzo.

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